Venerdì 6 ottobre abbiamo accompagnato sei ragazzi, in rappresentanza della nostra Diocesi, all’Incontro nazionale dell’ACR. Il tema centrale è stato essere ‘’supereroi’’ articolato in tre missioni:
“con” (dimensione comunità): i ragazzi capiscono di appartenere a una comunità che riconosce e accetta i loro superpoteri;
“in” (dimensione vocazione): i ragazzi sono chiamati a guardarsi dentro e capire i loro talenti;
“per” (dimensione missionaria): chiunque possiede dei superpoteri che lo rendono unico e ineguagliabile, ma che diventano inutili se non vengono messi al servizio degli altri.
Il primo ospite è stata la scrittrice di poesie per bambini Cosetta Zanotti, la quale ci ha dato modo di riflettere sull’importanza e sul peso delle parole.
Sabato mattina i ragazzi hanno incontrato altri ospiti speciali: Giuseppe Notarstefano, Presidente nazionale Azione Cattolica Italiana, Mons. Valentino Bulgarelli, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, Damiano Tommasi, sindaco di Verona ed ex calciatore ed Eugenia Carfora, dirigente scolastico dell’Istituto superiore ‘’F. Morano’’ di Caivano. Sono stati chiamati a riflettere, divisi in gruppi, su vari temi: sport, cittadini come gli altri, la Chiesa siamo anche noi, essere e fare comunità, scuola, vicini a chi ha bisogno e ambiente.
Nel pomeriggio ci siamo recati al liceo Galileo Galilei di Pescara per incontrare tre membri del CSI e parlare di rispetto e inclusione nello sport. La serata è stata animata dalla band Aqulo di Fano.
Domenica mattina, dopo la celebrazione eucaristica, due ragazze albanesi dell’AP hanno offerto la loro testimonianza di pace: durante la guerra in Albania nel 1997, i bambini hanno raccolto i proiettili dei soldati per forgiare tre campane, simbolo di rifiuto della guerra. In seguito, ogni gruppo ha presentato un obiettivo da inserire nell’Agenda dei ragazzi.
Al termine di questa esperienza, abbiamo chiesto ai nostri acierrini di raccontarci come è andata.
“Quello che mi ha colpito di questa esperienza è il fatto che nonostante la distanza tra le regioni siamo tutti legati da una sola cosa: l’ACR”. “Da questa esperienza, mi porto gli amici e le persone che ho conosciuto, le attività fatte e i momenti di condivisione; tanti ragazzi insieme possono veramente cambiare il mondo”. (Asia, Emma, Caterina, Alberto, Virginia e Sofia)