Il Sindaco Massimo Seri, il Vescovo Andrea Andreozzi e il Rettore del Seminario Vescovile “San Carlo” don Giuseppe Marini, alla presenza dell’assessora alla Cultura Cora Fattori, del Presidente dell’Archeoclub Fano Piergiorgio Budassi hanno sottoscritto, lo scorso agosto, al Centro Pastorale Diocesano, la convenzione per incrementare l’apertura al pubblico dell’area ipogea di Sant’Agostino, le cui strutture archeologiche insistono su complesso territoriale di proprietà diocesana. L’ accessibilità all’area finora è stata garantita dall’Archeoclub Fano che dagli inizi degli anni Novanta si è attivato al fine di recuperare la zona ipogea, oltre alla Sala Capitolare e al chiostro dell’ex convento di S. Agostino. In particolare nella zona ipogea, dopo il recupero degli ambienti, è stato predisposto un percorso di visita dotato di camminamenti e di un adeguato impianto di illuminazione; inoltre presso la sala Capitolare è stato realizzato un antiquarium per fini didattici.
Per aumentarne la fruibilità il Comune di Fano, in accordo con gli enti proprietari, ha proposto di organizzare settimanalmente delle visite gratuite accessibili a gruppi di massimo 20 persone ogni 45 minuti: venerdì (turni): 17-17.45; 17.45-18.30; 18.30-19.15; 19.15-20 – sabato e domenica (turni): 17-17.45; 17.45-18.30; 18.30-19.15; 19.15-20; 20-20.45; 20.45- 21.30; 21.30-22.15; 22.15-23. La prenotazione è consigliata a museocivico@comune.fano.pu.it entro le ore 18 di ogni giovedì. L’area presenta barriere architettoniche.
Per info: Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano tel. 0721 887845-847 – museocivico@comune.fano.pu.it
Mons. Andreozzi plaude l’iniziativa nella continuità del rapporto di collaborazione con il Comune avviato già da Mons. Armando Trasarti per la valorizzazione del patrimonio storico artistico della città e della Diocesi.
Per Seri si tratta di “un’iniziativa che mette l’accento sulla valorizzazione storica e culturale della città in una visione globale e complessiva”. “L’ampliamento dell’offerta e quindi l’apertura dell’area con visite guidate per tutto il weekend – ha confermato l’assessore Lucarelli – è stato possibile grazie al progetto impostato insieme al Tavolo Economico con i fondi derivanti dall’Imposta di Soggiorno”.
“Gli scavi di Sant’Agostino – ha osservato l’assessora Fattori – rappresentano un’importantissima area archeologica che merita un’attenzione e un riconoscimento per il pubblico di riferimento”.