Riportiamo uno stralcio della lettera di Mons. Armando Trasarti al nuovo vescovo don Andrea (il testo integrale è disponibile su www.fanodiocesi.it) letta a Fermo durante l’annuncio.
Vorrei che fosse a tutti chiaro che la nostra Diocesi è davvero splendida ai miei occhi. Dal mare alle dolci colline che tratteggiano il nostro territorio diverso e frastagliato ma che nel suo insieme diventa una sola famiglia laboriosa e accogliente.
Ti affido la nostra Chiesa: una Chiesa che sente la necessità di un ascolto assiduo della Parola di Dio e una passione alle esigenze del popolo di Dio; una Chiesa “simpatica”: “Erano stimati in tutta la città”. Una Chiesa esemplare e positiva. Se vogliamo essere “affascinanti” dobbiamo chiedere molto a noi stessi. Testimoni non significa essere ineccepibili in tutto, ma essere autentici, cioè disposti a giocare la vita, il tempo, le doti; una Chiesa che sa unire per migliorare e per far sentire il largo e profondo respiro di Cristo. Una Chiesa che ascolta il respiro dei lontani e non chiusa in se stessa; una Chiesa che cerca di essere sinodale, secondo lo spirito di Papa Francesco; una Chiesa che ancora si china sui deboli, sui piccoli, sugli anziani, sui malati, sui carcerati, sui giovani, sulle famiglie, e soprattutto quelle con difficoltà relazionali e affettive; una Chiesa (cristiani adulti e responsabili: donne e uomini) che si impegnano nel traghettare il cambiamento con la pazienza di ricominciare ogni volta in un lavoro interparrocchiale e territoriale, scommettendo nella pastorale di insieme; una Chiesa che passi dalla “pastorale del campanile” alla “pastorale del campanello”; una Chiesa che ancora custodisce la pietà popolare “vero tesoro del popolo di Dio”, purificata da eccessi e rinnovata nei contenuti e nelle forme; una Chiesa con i giovani: che educa con autorevolezza, con verità e in modo affascinante, proponendo la fede che assuma in se tutti gli aspetti della vita; una Chiesa con i nostri Preti, presenza coraggiosa e fedele, amici e compagni di strada nell’annuncio del Vangelo e nel gesto quotidiano e famigliare dello spezzare il pane, uomini attenti ai bisogni della gente, radicati nel nostro territorio. I Diaconi con il loro servizio e le persone consacrate di vita attiva e contemplativa, una presenza umile e fraterna; una Chiesa che continui a dialogare e collaborare – con ruoli distinti – con tutte le istituzioni presenti, Civili, Militari e Politiche: il Bene di tutti sia impegno di tutti; una Chiesa che saprà sicuramente accoglierti come Buon Pastore.
La preghiera con la quale fin da ora ti accompagniamo possa farti sentire già a casa tua.