Siamo ormai alle porte della Settimana Santa, durante la quale vivremo i momenti cruciali della nostra redenzione: il mistero pasquale di Cristo. A questo ci stiamo preparando da mercoledì delle ceneri (lo scorso 22 febbraio) attraverso “l’austero cammino della Quaresima”. Quanto alle celebrazioni diocesane presiedute dall’arcivescovo mons. Sandro Salvucci, vedremo alcune novità rispetto agli anni scorsi, in quanto dovrà giustamente dividersi tra Urbino e la Chiesa sorella di Pesaro.
Domenica delle palme. Ci troveremo con l’Arcivescovo in piazza delle erbe (san Francesco) alle 10.45, dove avverrà la benedizione delle palme e da dove partirà la processione verso il Duomo; lì mons. Salvucci presiederà la santa messa durante la quale verrà proclamato il racconto della passione del Signore secondo Matteo.
Messa del crisma. Presieduta dall’Arcivescovo in Cattedrale alle 10 di giovedì, questa celebrazione – cui partecipano tutti i presbiteri e a cui sono invitati tutti i fedeli – ha due fuochi, il rinnovo delle promesse dell’ordinazione e la benedizione degli Oli Santi: il Crisma; l’Olio dei Catecumeni; l’Olio degli Infermi. Quest’anno, la messa crismale per i sacerdoti della nostra arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado acquista un valore ed una profondità realmente esistenziale. Ripenseremo alle parole, intrise di fiducia e di celesti auspici, che hanno dato inizio al rito dell’ordinazione diaconale e sacerdotale: “Prometti a me ed ai miei successori filiale rispetto ed obbedienza?” Con gioia e gratitudine l’intera comunità diocesana vorrà essere vicina ai suoi sacerdoti, con particolare riferimento a quanti festeggiano particolari anniversari di ordinazione: don Andrea Righi (10 anni); p. Samuele Salvatori (25 anni); mons. Pietro Pellegrini, don Pietro Pasquini e p. Fermino Giacometti (55 anni); mons. Eugenio Gregoratto e mons. Giancarlo Pappi (60 anni).
L’Ultima Cena. Con questa Messa, memoria dell’ultima cena, ha inizio il Triduo pasquale. In questa eucaristia ci incontriamo con tre doni offertici da Cristo stesso: l’istituzione della Messa, il dono del sacerdozio e l’impegno dell’amore fraterno reso visibile nel gesto della lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione seguirà l’adorazione eucaristica.
Sotto la Croce. In questo giorno, nel quale non si celebra la santa messa, siamo invitati a rivivere nell’austerità il momento più drammatico della nostra redenzione, la Passione e Morte del Signore. Quattro momenti scandiscono questa celebrazione: la prostrazione dinanzi all’altare; la liturgia della parola, che culminerà nella lettura della passione secondo Giovanni; l’ostensione e l’adorazione della Croce; la santa comunione, con l’eucaristia consacrata nella messa del Giovedì Santo. Alle 21, poi, la città di Urbino vivrà la tradizionale via crucis dalla Croce dei Missionari a San Bernardino.
La madre di tutte le Veglie. Il momento culminante della celebrazione del Mistero pasquale di Cristo è dato dalla celebrazione della Veglia pasquale nella notte. Questa celebrazione, presieduta in Cattedrale da mons. Salvucci (ore 21), è scandita da quattro momenti: il lucernario con la benedizione del fuoco, l’accensione del cero pasquale ed il canto dell’Exultet; la liturgia della parola che attraverso la storia della salvezza ci porta a credere Cristo come il compimento delle Scritture e ci fa prorompere nel canto del Gloria in excelsis e dell’Alleluia; la liturgia battesimale e la liturgia eucaristica.