Il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi, ha pensato ad un percorso escursionistico e ciclabile dalla valenza culturale per unire Castel Sismondo di Rimini al Palazzo Ducale di Urbino.
E’ arcinoto che Urbino ha bisogno di strade moderne e funzionali per rompere l’isolamento in cui versa da sempre: ben vengano tuttavia anche i percorsi escursionistici e le piste ciclabili.
La proposta. Incontrando un gruppo di guide della Valconca, il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi, ha espresso la volontà di dare vita a “Il sentiero delle signorie dei Malatesta e dei Montefeltro” che, attraverso un percorso escursionistico e ciclabile di 50 km, unisca idealmente Castel Sismondo della città romagnola al Palazzo Ducale di Urbino. Al riguardo ha detto di voler proporre a Giuseppe Paolini, il collega della provincia di Pesaro e Urbino, di lavorare insieme sul progetto. Tale realizzazione potrebbe rientrare nelle manifestazioni per i 600 anni dalla nascita del Duca Federico. Tra i comuni che faranno parte del comitato nazionale per le celebrazioni figurano Gubbio, la città in cui nacque e Urbino, che fece diventare uno dei centri più importanti del Rinascimento, San Leo, terra nella quale si sviluppò la dinastia dei Montefeltro con Guido.
I Montefeltro. Guido vide la luce intorno al 1220 o 1230, primo anche come condottiero visto che trasferì questa sua prerogativa ai discendenti. Fondatore della dinastia fu Antonio I da Montefeltro nel IX secolo. L’estinzione si ebbe nel 1508 con la scomparsa di Guidobaldo, morto senza lasciare eredi. Pure Guido coltivava un sogno: costruire una vasta signoria comprendente le Marche settentrionali e la Romagna, ma la sua concretizzazione si infranse contro l’assoluta contrarietà della Chiesa e degli Angiò e contro le resistenze locali. Nella circostanza si ebbero i primi sintomi di una contrapposizione con i Malatesta. Tra le due signorie non corse mai buon sangue e il sentiero naturalistico proposto da Rimini potrebbe portare simbolicamente a fare pace. Guido, politico e religioso, ghibellino al servizio dell’imperatore Federico II, fu acerrimo nemico di Malatesta da Verucchio, di poco più vecchio, anch’egli capostipite del casato riminese ed esponente della parte guelfa, a cui il feltresco inflisse le prime sconfitte sul campo di battaglia.
Il ducato. Nel XV secolo il dominio della famiglia dei Montefeltro si estese su tutto il ducato di Urbino, uno stato che comprendeva la parte settentrionale delle odierne Marche e parte della Romagna e dell’Umbria. Quando ci sono di mezzo gli interessi è difficile mantenere i buoni rapporti anche all’interno delle stesse parentele. E’ il caso, appunto, delle signorie marco-romagnole: il ceppo d’origine delle due dinastie ha un fil-rouge in comune, quello dei conti di Carpegna. Un ramo di questa famiglia indirizzò i propri interessi verso la valle del Foglia, il secondo si rivolse a nord, verso la val Marecchia dando vita a quella eterna rivalità per il possesso di territori.
Di Piergiorgio Severini