Il 12 maggio 2022, nella chiesetta del nostro Monastero si sono svolte le esequie della nostra amata sorella Chiara Immacolata della Santissima Trinità. Presenti la nostra fraternità di clarisse, Renato il fratello di suor Immacolata, la cognata Nelsi e il nipote Luca con la sua famiglia; hanno concelebrato col nostro caro Arcivescovo Giovanni Tani, il nostro padre provinciale Simone Giampieri, padre Luca frate minore, padre Andrea e padre Claudio frati conventuali, insieme a padre Roberto eremita a Crocicchia. È stata una bella celebrazione caratterizzata da una certa gioia nonostante il dolore del distacco da suor Immacolata, molto sentito, e anche da tanta tanta serenità e gratitudine che si percepiva in ciascuno. Un aspetto che vogliamo sottolineare è la profondità dell’omelia dell’Arcivescovo, che ha incentrato la sua attenzione sul tema della vita contemplativa e il suo posto nella Chiesa. La figura di suor Immacolata, amante dell’eremo, della vita ritirata e del raccoglimento ai fini dell’unione con Dio, infatti, ha dato spunto a Monsignor Tani per “lanciare” un messaggio stupendo sull’importanza e il valore della nostra vita claustrale: suor Immacolata per anni è vissuta in cella, quando ormai per età e salute non poteva più partecipare a tanti aspetti della vita comunitaria.
La sua “cella” monastica è stata per lei il “centro del mondo”, per così dire: da là si irradiava la sua vita e soprattutto la sua vita interiore e la preghiera. Preghiera, ha sottolineato il Vescovo, ha una potenza intrinseca che raggiunge tutta l’umanità, che solo il Signore conosce e di cui Egli si serve non possiamo sapere per chi e per che cosa, né come, dove o quando! La Santa Messa aveva poi una connotazione pasquale molto forte non solo per l’aspetto del tempo liturgico che stiamo vivendo, ma proprio perché ogni morte è per la vita e stiamo parlando di vita eterna. Ci piace anche riportare qualche parola del nostro padre Provinciale, parole cariche d’affetto e di gratitudine verso la nostra fraternità che è stata insieme a suor Chiara Immacolata sino all’ultimo momento della sua esistenza terrena, parole di consolazione verso i parenti: “È un onore avere come sorella una claustrale come suor Immacolata”. Parole confermate dal precedente padre Provinciale che conosceva molto bene suor Immacolata e che, ricordandola, ci ha scritto per esprimere la sua vicinanza: “I suoi occhi sprizzavano sempre una luce interiore meravigliosa e profonda: un gioiello nascosto dentro il Monastero”. A tutti pace e bene.
Le sorelle clarisse di Urbino