Spicello
di Marco Gasparini
Domenica 15 maggio si è tenuto al Santuario di San Giuseppe di Spicello (Terre Roveresche) l’incontro delle Giovani famiglie organizzato dall’ufficio diocesano di Pastorale Familiare.
La giornata, guidata da Carlo Berloni e Nicoletta Benvenuti direttori dell’ufficio pastorale, è stato un momento di ascolto, confronto e dialogo sul tema “La famiglia cambia …quale bussola?”.
Ascolto. “Un insieme di ascolti e delicatezze servono per capire la volontà di Dio, anche nelle righe storte della vita il Signore ci parla – ha detto Carlo Berloni alle famiglie nella relazione del mattino – anche nelle esperienze brutte dove non vediamo la luce, anche in momenti difficili Dio parla a noi; questi momenti sono anche occasione per forgiarci e per lasciare fuori da noi ogni impurità”. Dobbiamo saper uscire da noi per vedere ciò che ci rattrista, non chiudetevi – ha proseguito Carlo nella sua relazione – noi non ci bastiamo come coppie ma dobbiamo metterci a servizio degli altri in un sano equilibrio tra dono e momenti di intimità. È importante anche avere una guida spirituale, qualcuno che ci aiuti a capire cosa ci accade, a vedere dove è quando Gesù passa nella nostra vita.
Guida spirituale. La guida spirituale deve indicare e non sostituirsi a noi, possibilmente sia una guida per la coppia che conosce ed è affine ad essa. “La Chiesa di oggi – ha concluso Berloni – siete voi, voi famiglie e gente che ama il Signore, gente disposta a prendersi responsabilità ad amarsi e in questo voi siete privilegiati: la vostra vita parla agli altri di Gesù. Due gli atteggiamenti da tenere in questo cammino, l’ascolto della parola e l’ascolto dei testimoni pregando insieme e amandosi. La famiglia ha anche bisogno della sua comunità per vivere la fede così come la comunità ha bisogno delle famiglie”.
Cammino. Nel pomeriggio, dopo un momento di confronto di coppia, si sono tirate le somme di questa giornata evidenziando l’importanza di avere cammini di famiglie e per famiglie capaci di una continua e serena ricerca del Signore. Dobbiamo saper discernere nel quotidiano costruendo relazioni e camminando insieme, sapendo ringraziare Dio per tutto ciò che abbiamo, dobbiamo costruire una chiesa che sia inclusiva sinergica e coinvolgente. La giornata di ritiro si è poi conclusa con la santa Messa celebrate nel santuario e con l’invito a tornare nelle proprie comunità parrocchiali rigenerati e consapevoli su dove orientare la propria bussola.