Isola di Fano
di Giovanni Ferretti
Domenica 27 febbraio, nella Parrocchia dei S. S. Giovanni Battista, Michele e Vitale in Isola di Fano, sette ragazzi tra 14 e 15 anni hanno ricevuto il Sacramento della confermazione. La messa è stata presieduta dal Vescovo Armando, che nell’antifona della celebrazione ha rivolto un pensiero sulla disastrosa guerra in Ucraina, definendola “stupida, diabolica e senza senso”. I ragazzi presentati al vescovo, hanno confermato la loro volontà a ricevere il Sacramento, occasione posticipata a causa della pandemia, attesa che ha incrementato negli stessi, maggiore consapevolezza nell’essere protagonisti in suddetta celebrazione.
Il Vescovo Armando, durante l’omelia, ha voluto dare ai cresimandi dei messaggi ben precisi. Sui giusti valori e la strada da seguire nella vita, dove è fondamentale la presenza di figure autorevoli, come genitori e catechisti che sappiano valorizzare il giovane dando i mezzi giusti per discernere il bene dal male.
Sull’unicità di ognuno, con il racconto della storia di un’amicizia tra un ragazzo ed un anziano scultore. Nel momento del ritorno dalle vacanze, il giovane va a trovare l’amico, e nota che in sua assenza il blocco di marmo è diventato una Madonna con un bambino in braccio. Il ragazzo stupito chiede all’anziano come avesse fatto a fare una simile meraviglia! Ed è così che l’uomo gli spiega che ogni individuo ha in sé una opera d’arte. Questa può venire alla luce solo con l’aiuto di persone a noi vicine, che ci diano la spinta a trovare la straordinarietà a noi intrinseca e valorizzarla, sta poi a noi stessi forgiarla con impegno e sacrificio.
Infine, il vescovo ha voluto rimarcare, quanto sia fondamentale la presenza dei genitori, invitandoli a sostenere i propri figli nei momenti difficili e a non abbandonare mai il dialogo in modo da arrivare a scelte più ponderate e consapevoli.
Intervistando un cresimando è venuto fuori che uno dei momenti più emozionanti del percorso di preparazione è stato l’incontro in cui si è parlato di “diventare adulti per la Chiesa”, cioè maturare nella consapevolezza della propria fede per farla crescere ancor di più e condividerla con i propri fratelli.
Il periodo storico vissuto di recente e che cerchiamo di lasciare alle spalle ci ha insegnato che ognuno ha bisogno dell’aiuto dell’altro e che ci si salva solo con la collaborazione e condivisione.