Non è irrilevante, nell’Arcidiocesi di Pesaro, il numero dei laici impegnati nei ministeri istituiti ed ordinati:15 diaconi permanenti più 8 in cammino; 20 accoliti più 11 in cammino; 16 lettori più 2 in cammino. Tra questi alcuni svolgono tutti e tre i servizi. Una presenza destinata ad essere sempre più importante e che pone problemi di formazione spirituale, culturale e pastorale, per la quale sono previsti sia incontri mensili con don Marco Di Giorgio sia momenti di riflessione con l’Arcivescovo.
Nel primo incontro di sabato 19 ottobre, mons. Coccia ha fatto il quadro della critica situazione del clero diocesano e delle scelte da lui effettuate per ovviarvi, tra cui la richiesta di sacerdoti a diocesi sorelle: 5 rumeni (don Felician a Villa Ceccolini, don Luigi Fechet a Montelabbate, don Marcellino a Osteria Nuova, don Michele Cojan a Cristo Risorto, don Petru a Tavullia) e 4 indiani, di cui due come aiuto pastorale (don Matteo e don Martin) e due (don Jins e don Joys) ancora in attesa di acquisire dimestichezza con la lingua italiana. L’arcivescovo ha poi presentato la Scuola di Teologia, di Metropolia. Infine ha caldeggiato la lettura di un piccolo opuscolo sul cap. 8 dell’Amoris laetitia, elaborato dai vescovi marchigiani allo scopo di fare chiarezza sulle indicazioni ivi contenute ed ha invitato a riprendere gli Atti del Convegno e a partecipare al Corso per Operatori Pastorali.