SANT’ANGELO IN VADO – Con le parole della preghiera semplice di San Francesco d’Assisi, Biagio Picone, nato il 13.02.1973 a Napoli, sposato con Sabina Marsili e papà di Giulia, Antonio e Maria Veronica, sabato 29 giugno ha reso grazie a Dio per il grande dono della vocazione e dell’ordinazione diaconale. A questo appuntamento si è preparato con serietà e fedeltà sorretto dall’amore della sua famiglia e da tutta la fraternità francescana, oltre che dal cappuccino Padre Marzio, sua guida spirituale. Il candidato sta ultimando con soddisfazione la formazione presso l’Istituto teologico di Ancona e lavora presso l’ospedale di Urbino, come infermiere. Molti medici, colleghi infermieri e pazienti testimoniano la sua delicatezza nell’approccio con il malato e la sua preparazione di professionista. La settimana precedente all’ordinazione, la comunità vadese si è preparata spiritualmente con una settimana vocazionale, animata dai padri cappuccini.
Come parroco di Sant’Angelo in Vado, sottolineo che non è semplice esprimere con le parole la gioia per il dono che il Signore ci ha dato e la gratitudine di tutta la comunità vadese. Nella commovente celebrazione di sabato, le parole di mons. Giovanni Tani, nostro Arcivescovo sono arrivate al cuore e rimarranno per sempre nella nostra memoria. Il giorno successivo, durante la messa domenicale, la famiglia di Biagio e la comunità parrocchiale si sono strette, vivendo un indimenticabile momento di vera comunione.
Uno dei frutti del Concilio Ecumenico Vaticano II è stato quello di voler restituire il Diaconato come proprio e permanente grado della gerarchia ecclesiastica (cfr. Lumen gentium , 29; Ad gentes, 16). La costituzione dogmatica sulla Chiesa ha spiegato con profondità gli aspetti teologici dell’Ordine del diaconato e le specifiche funzioni dei candidati. Il diacono nel suo ministero personifica Cristo servo del Padre, partecipando alla triplice funzione del sacramento dell’Ordine: è Maestro, in quanto proclama e illustra la parola di Dio; è Santificatore, in quanto amministra il sacramento del Battesimo, dell’Eucaristia e i sacramentali; è Guida, in quanto è animatore di comunità o settori della vita ecclesiale. In tal senso, il Diacono contribuisce a far nascere la Chiesa come realtà di comunione, di servizio, di missione. Preghiamo affinché l’animo di Biagio non si turbi per le difficoltà ed i contrasti comunitari, ma, al contrario, cresca la sua fiducia in Gesù che ha
redento gli uomini mediante il martirio della Croce. Che il suo cammino progredisca nella fede e che la polvere e il fango nei sandali del suo cammino non sia d’inciampo, ma guardi sempre in alto da dove gli verrà l’aiuto.
L’Unità pastorale della Massa Trabaria e tutta l’Arcidiocesi augurano un felice ministero e di servizio alla Chiesa, augurandogli che quando il cammino sarà faticoso e gravoso di impegni, non accada che per la frustrazione dell’insuccesso, non venga mai meno la fiducia in Cristo.
Mons. Davide Tonti