Si è insediata la scorsa settimana la giuria del Premio “Mombaroccio-Sarano: Luci nel buio della Shoah”, concorso nazionale riservato alle scuole di ogni ordine e grado, bandito dal Comune di Mombaroccio e dall’Istituto Comprensivo “Pirandello” di Pesaro in collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale di Pesaro e Urbino.
Scuole. La commissione, presieduta dal Sindaco Angelo Vichi, ha reso noto i dati di questa prima edizione. «Nonostante il bando sia stato promosso in meno di un mese – dice Vichi – sono pervenute iscrizioni da ogni parte d’Italia». Una lunga lista che comprende: Alba, Vercelli, Saluzzo, Massa, Locri, Ostuni, Licata, Bari, Cassino, Capua, Pontedera, Casal di Principe, Faenza, Cervia… e dalla provincia di Pesaro. In totale 88 scuole per 13 regioni rappresentate e migliaia di studenti coinvolti. La giuria del Premio, composta da autorevoli personalità, vede al suo interno anche tre ragazzi della scuola media “Barocci” di Mombaroccio coadiuvati dai loro insegnanti. «Si tratta forse della commissione più giovane d’Italia – spiega il Sindaco – una scelta precisa volta proprio a sottolineare l’importante ruolo affidato ai ragazzi in tema di memoria».
Vicenda. Ora le scuole avranno di tempo fino al 30 marzo prossimo per far pervenire gli elaborati che concorreranno per un montepremi complessivo di 1.500 Euro. La premiazione avverrà nel teatro comunale di Mombaroccio il prossimo venerdì 17 maggio e per l’occasione interverrà da Israele una delegazione della famiglia Sarano nel cui nome è stato istituito questo riconoscimento. Il Premio nasce infatti per ricordare l’incredibile vicenda della famiglia ebrea di Alfredo Sarano, segretario della Comunità Ebraica di Milano, che nel 1944 riuscì a sopravvivere alla Shoah nascondendosi proprio a Mombaroccio. Qui venne protetta da alcuni contadini del posto ma anche dai frati francescani del convento del Beato Sante e da Erich Eder, un giovane comandante tedesco. L’intera vicenda viene oggi narrata nel libro “Siamo qui, siamo vivi” edito da San Paolo e curato dal giornalista Roberto Mazzoli con prefazione di Liliana Segre. E nei giorni scorsi il premio ha ricevuto un prestigioso riconoscimento della Comunità Ebraica della Baviera. Alla cerimonia di premiazione potrebbe intervenire anche Charlotte Knobloch, sopravvissuta alla Shoah e vicepresidente del Congresso ebraico europeo e Congresso ebraico mondiale. «Erich Eder – ha detto Knobloch – è rimasto umano nel mezzo dell’orrore. Un gesto che non deve mai essere dimenticato!».
Promotori. Tra gli enti promotori del Premio figurano anche: Arcidiocesi di Pesaro, Comunità Ebraica di Ancona e Comunità Ebraica Italiana di Gerusalemme, Federazione Italiana dei Cineclub, Provincia di Pesaro e Urbino, Provincia Picena S. Giacomo della Marca dei Frati Minori, Regione Marche.