Come ogni anno l’Azione Cattolica Ragazzi si è riunita per l’appuntamento del mese della Pace culminato sabato 9 febbraio con la “Festa della Pace”. A incontrarsi, presso i locali della parrocchia di Soria, sono state le 5 comunità Pesaresi in cui al momento è presente l’ACR: bambini di età compresa tra gli 8 e i 13 anni appartenenti alle parrocchie di San Carlo Borromeo, San Francesco d’Assisi, Sacro Cuore di Soria, Santa Croce e San Pietro in Calibano.
Tema. Il tema principale che ha accompagnato i ragazzi nell’ultimo mese e in particolare durante la festa è stato la differenza di disponibilità di risorse alimentari e non, nel mondo, per riconoscere i segni dello spreco e della fame e comprendere che, a partire dalle piccole scelte quotidiane, chiunque può contribuire a innescare dinamiche di giustizia, generatrici di pace. Dopo un iniziale momento di accoglienza, i bambini guidati dai loro educatori e dall’assistente Don Enrico Giorgini, sono entrati nel vivo della festa: ognuno di loro aveva il compito di fare la spesa scegliendo gli alimenti tra le diverse proposte presenti. Successivamente sono state spiegate loro le differenze tra i prodotti analizzando elementi come il rapporto qualità prezzo, le condizioni lavorative di chi li produce, la reperibilità e il commercio equo-solidale. Dopo essersi concentrati sul consumo critico di cibo come strumento di Pace per evitare ingiustizie, ragazzi ed educatori hanno ascoltato l’intervento di Emilio Pretelli, direttore della Caritas diocesana, che attraverso alcune fotografie scattate in una missione in Etiopia ha raccontato delle difficoltà e della povertà di questa zona e di come la Caritas porta il proprio aiuto ai bisognosi. Sottolineando l’importanza dell’impegno personale di ognuno si è soffermato sulla donazione di abiti usati e sulla raccolta e ridistribuzione di eccedenze alimentari di cui si occupa Caritas ogni settimana.
Conclusioni. Il momento conclusivo è stato poi affidato a Padre Mario Amedeo, parroco di Soria, che ha gentilmente accolto l’ACR nella propria parrocchia e che, sostenuto dalle parole del Vangelo, ha esortato i ragazzi a riconoscere chi è nel bisogno e ad essere portatori di bene e di pace.