L’Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, in collaborazione con il Progetto Policoro e le Pastorali presenti sul territorio diocesano, si sta impegnando a seguire le linee d’azione indicate da papa Francesco, si impegna ad essere parte attiva di una chiesa in uscita, una chiesa che si fa madre per i bisognosi. Come lo fa? Con un progetto nato dal desiderio di offrire un’opportunità, tendere la mano verso i piccoli di una comunità che vive quotidianamente nelle difficoltà. Questo desiderio è stato sostenuto e reso realizzabile grazie al Progetto Policoro con la sua equipe e la fiducia e il sostegno del nostro arcivescovo, mons. Giovanni Tani. Il progetto “Vieni Fuori” ha la durata di un anno. L’intuizione per il progetto nasce dopo aver conosciuto alcuni bambini che vivono a Ponte Armellina, durante l’anno di servizio civile che le ragazze hanno svolto presso la Caritas Diocesana, grazie al quale hanno avuto la possibilità di toccare con mano e guardare da vicino le difficoltà che questi bambini vivono quotidianamente. L’aver percepito questa problematicità, ha subito mosso qualcosa nei loro animi, tanto da far pensare loro: “I bambini hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro, di qualcuno che li accompagni e che dica loro che ce la possono fare. Vale la pena dare a questi bambini l’opportunità di essere valorizzati per le loro capacità e di potersi rapportare con altre persone e altri luoghi e, per farlo, abbiamo pensato di portarli fuori da quello che una bambina del luogo chiama «questo mondo»”.
Fondamentale e significativa per l’uscita dal “loro mondo” è stata l’esperienza del Grest dell’Unità Pastorale di Urbino nei locali dell’Annunziata, nel giugno scorso; esperienza che ha portato ad un integrazione reale di questi bambini: mettendoli allo stesso livello dei loro coetanei, senza alcune discriminazione del colore della pelle o della religione. Questa esperienza di integrazione si sta poi sviluppando da inizio settembre ogni settimana con la loro presenza all’oratorio di Santo Spirito nei pomeriggi di martedì e giovedì per fare i compiti, giocare e divertirsi.
Il progetto “Vieni Fuori”, quindi, vuole essere una mano tesa, pronta ad accogliere e accompagnare all’ integrazione e all’inclusione. Quello che ci muove è la speranza che questi non siano più i bambini di “Urbino2”, che indossano le infradito a dicembre e che escono con il pigiama, ma semplicemente chiamati con il loro nome.
Elisa e le ragazze del progetto