Quattro ragazzi provenienti da varie parti della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola hanno dedicato un mese della loro estate a un’esperienza in missione. La meta è stata Gitega, Burundi, ospiti dei Padri del Buon Pastore e della Regina del Cenacolo, che da ormai tanti anni, sostenuti anche dalla diocesi e dall’associazione Urukundo onlus, conducono progetti a favore dei pigmei, la parte più povera della popolazione. Giulia ci riporta le emozioni vissute durante questo intenso mese: “Quando mi chiedono cosa sono andata a fare faccio sempre un po’ fatica a rispondere, perché non è un’esperienza di volontariato come siamo soliti intendere, è una vera e propria esperienza di condivisione di vita. Ho provato un iniziale sentimento di impotenza nel confrontarmi con la realtà dei villaggi. Uno dei primi giorni abbiamo conosciuto una suora italiana, Suor Erica, e parlandole di questo senso di impotenza, lei mi ha risposto: “Non è vero che non potete fare niente, potete portarci nel cuore”. Ed è questo che voglio fare ora, e voglio anche cercare di trasmettere e diffondere in Italia il più possibile di quest’esperienza”. Eugenio invece ci spiega la delicata situazione dei pigmei nel Paese e ci racconta il lavoro svolto nel tempo trascorso in missione: “Nella Repubblica Democratica del Burundi vivono tre etnie distinte: gli hutu, i tutsi e i pigmei. Quest’ultima è in netta minoranza rispetto alle altre due etnie. Uno dei più grandi aiuti che i pigmei ricevono sono opera dei membri della congregazione del Buon Pastore che grazie all’aiuto prezioso dell’Associazione Urukundo onlus, porta avanti numerosi progetti volti ad aiutarli. Abbiamo deciso di iniziare anche noi un piccolo progetto, ma che potrebbe dare loro un grande aiuto: le CAM (Cartes Assurance e Maladie), un’associazione medica che viene concessa famiglia per famiglia, grazie alla quale si può accedere più concretamente ai servizi medico sanitari”.
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