Dopo 51 anni di servizio come pastore “paterno, accogliente e saggio” nella parrocchia di S. Paolo, don Marino Mancini ha lasciato il posto, “per il bene della comunità e, in particolare, dei ragazzi e dei giovani” (come ha voluto sottolineare avendo superato la soglia degli ottant’anni), a un altro sacerdote, don Alberto Levrini, che si insedierà il prossimo 23 settembre. Domenica scorsa erano in tanti a salutarlo nella celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Piero Coccia, il quale ha ricordato la fede e il coraggio dimostrati da don Marino quando, alla fine degli anni Sessanta, nel contesto dello sviluppo economico e dell’espansione periferica della nostra città, ricevette dall’allora Vescovo di Pesaro, mons. Luigi Carlo Borromeo la responsabilità della fondazione di una nuova parrocchia. “Avere un parroco per così lungo tempo è un grande dono del Signore, perché significa aver avuto una guida garantita e sistematica nel cammino della fede”, ha detto l’Arcivescovo, il quale poi ha ringraziato anche don Giuseppe Gaudenzi per l’aiuto e il supporto offerto stabilmente fin dal 1992: “Entrambi hanno dato una bellissima testimonianza di comunione fraterna, propria di chi vive la fede in modo serio”.
Don Marino ha ringraziato i parrocchiani per la loro collaborazione, chiedendo perdono e comprensione per gli eventuali dispiaceri provocati dalla sua umana fragilità. Ha infine concluso con un “vi abbraccio forte”, seguito da un caloroso e sincero applauso. Quello della parrocchia di San Paolo è solo il primo dei cambiamenti che l’Arcivescovo ha annunciato per il mese di settembre: sabato 15, a San Giovanni Bosco in Osteria Nuova, si insedierà come nuovo parroco il sacerdote rumeno don Marcellino Rediu, che subentrerà a don Lorenzo Volponi, al quale domenica 16 verrà ufficialmente affidata la parrocchia di San Martino.