Un intenso e suggestivo gesto di popolo in onore di Maria Immacolata ha concluso, domenica 27 maggio, il mese mariano a Gabicce Mare. Un’affollata processione presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia – con Sindaco, autorità civili e militari, marinai e portuali, abitanti e turisti, bambini e giovani – ha attraversato le vie della cittadina e ha portato la statua della Madonna in mare, dove, tra il suono delle sirene delle imbarcazioni che la circondavano, è stata benedetta e lanciata una corona ai caduti.
Tradizione. Anche i canti, accompagnati dalla banda di Gradara, erano attinti dalla tradizione popolare della Chiesa: Mira il tuo popolo, Noi vogliam Dio, E’ l’ora che pia, Inno alla Stella del mare. “Vogliamo essere un popolo – ha detto il parroco don Mario Guidi – che sa dire alla sua mamma: tienici per mano e sii la guida sicura che traccia la nostra rotta in mezzo ai flutti dell’esistenza terrena; sostieni i bambini e i giovani, affinché con la grazia del Signore diventino grandi nel cuore; benedici le famiglie che incontriamo nel nostro percorso e tutte le altre, affinché possano vivere con gioia al loro interno l’unità e l’amore; fa’ che ogni sera – la sera delle difficoltà, delle malattie, del dolore, della morte – abbia l’albore del mattino, illuminato dalla tua stella; aiutaci a giungere al porto della vita carichi di speranza”. A tale preghiera si è unita quella dell’Arcivescovo: “Che sia sempre tramandato e conservato l’esempio degli antichi padri, i quali, solcando nel corso dei secoli il mare, hanno visto nella sua immensità le orme della presenza di Dio e hanno trasmesso non solo gli strumenti del navigare, ma anche la bussola della fede e il timone della speranza”.
Impegno. L’Arcivescovo, al termine della celebrazione, ha richiamato la folla, riunitasi nella grande Piazza “Giardini d’Italia”, a tre impegni individuati come i più urgenti per il nostro tempo dall’Assemblea Generale della CEI svoltasi la settimana scorsa: ricostruire la speranza, ricucire le lacerazioni sociali, riappacificare gli animi. Tre compiti che spettano a tutto il popolo cristiano e ai suoi Pastori, i quali, portando al mondo il messaggio di civiltà e di fraternità fondato su Cristo, possono offrire un contributo indispensabile alla realizzazione della pace e della giustizia e permettere alla terra di diventare uno “scenario di bellezza, di energia e di vita” simile al mare.