URBINO – Sabato scorso 4 luglio, nella messa festiva delle 18 in Cattedrale l’Arcivescovo mons. Giovanni Tani e tanti fedeli urbinati hanno accolto, con rinnovato entusiasmo e spirito fraterno, un centinaio di religiosi, provenienti da 40 nazioni di più continenti, i quali sono confluiti ad Urbino per un periodo di tre mesi, al fine di apprendere la lingua italiana, attività che consentirà loro di specializzarsi nelle Pontificie Università di Roma, prima di fare ritorno nelle rispettive diocesi sparse per il mondo. Rispetto agli anni scorsi, quest’anno l’ormai triennale esperienza ha una novità di rilievo: non sono presenti solo sacerdoti (60), dei collegi romani “San Pietro” e “San Paolo”, ma anche suore (35), del Collegio “Mater Ecclesiae” di Castel Gandolfo. Mentre i sacerdoti alloggeranno ai Collegi, le religiose saranno ospitate nella casa delle maestre pie Venerini di Via Mazzini. Nelle settimane scorse la superiora, suor Marcella, e le consorelle della comunità si sono prodigate per accogliere degnamente queste “studentesse estive”!
L’Arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado e l’Università feltresca, hanno accolto con gioia e fraternità questi ospiti “particolari”, e sono state onorate di mettere a loro disposizione, le proprie strutture e competenze. La meraviglia unita alla curiosità nel vedere in giro per la città così tanti sacerdoti e religiosi, è stata molto grande tra gli urbinati: e anche il vederli raccolti nella maestosa Cattedrale, ha suscitato nostalgia ma al tempo stesso speranza per il futuro. La circostanza ha voluto che le letture domenicali fossero proprio in linea con il tema della evangelizzazione e della missione profetica della Chiesa e di ciascun battezzato. L’Arcivescovo l’ha ricordato nella celebrazione eucaristica: “Tutti dobbiamo avere “l’anelito del servizio” attraverso, la preghiera, i colloqui individuali, le catechesi appropriate e la testimonianza quotidiana. Attraverso la preghiera si rende grazie al Signore, così come l’Eucaristia è la lode di Cristo al Padre e quindi attraverso Cristo anche la nostra lode al Signore”. L’Arcivescovo, dopo aver dato loro il benvenuto, ha anche dichiarato di accompagnarli nella preghiera ed ha auspicato che la loro presenza possa suscitare nei nostri giovani momenti di riflessione e gettare possibili semi di evangelizzazione. Il tutto nel segno della profezia. Questi nostri fratelli religiosi, nonostante siano qui da pochi giorni hanno già ben chiari quali saranno i tre luoghi che li accompagneranno in questo soggiorno urbinate: i Collegi universitari per il soggiorno, l’Università per la conoscenza della lingua e la Cattedrale per la preghiera e la Messa quotidiana.
Don Andreas Fassa