URBINO. Lunedì 25 Maggio nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Laurana di Urbino, i ragazzi delle classi prime hanno partecipato ad un incontro sull’arte della guerra e sulle tecniche di combattimento presso Greci e Romani. Relatore d’eccezione, il Generale di Corpo d’Armata Luigi Chiavarelli che ha guidato i ragazzi in un interessante percorso alla scoperta di valori oggi dimenticati quali la disciplina, il senso civico, la lealtà, il sacrificio, l’amore per la patria. Partendo dall’assunto che la guerra è quanto di più orrido e ributtante esista, un uomo di pace deve conoscere la guerra, le ragioni per cui nasce, le tecniche e le strategie belliche al fine di scongiurarla. Riflettendo ed interrogandosi a partire da quei valori che hanno costituito la grandezza e la forza della civiltà romana. Valori che acquistano oggi un senso, proprio perché possono contribuire a rinnovare una società che fa fatica a riconoscersi in ideali stanchi e ormai svuotati di significato. Personaggi come Lucrezia, Muzio Scevola, Furio Camillo, Clelia, Attilio Regolo costituiscono exempla paradigmatici di uomini e donne che hanno incarnato valori fondanti una società e hanno dato la vita per preservarli e difenderli. La trattazione della materia ha toccato anche i diversi schieramenti bellici adottati da Greci e Romani: dalla falange oplitica, alla cavalleria pesante di Alessandro Magno fino ad arrivare alla legione coortale. Attraverso l’analisi della poliorcetica, i ragazzi hanno conosciuto l’assedio di Alesia e la presa di Masada oltre alle caratteristiche delle principali macchine da guerra usate dai Romani: l’onagro, l’ariete, la balista, la testuggine, il pluteo. Il Generale ha da ultimo sottolineato la grande fortuna ad esser nati in un periodo di pace, così lungo da superare il celebrato quarantennio augusteo, durante il quale le porte del tempio di Giano erano rimaste serrate. I nostri Settanta anni di pace debbono far riflettere e spronarci a lavorare perché, anche attraverso il nostro contributo, questo bene prezioso possa essere preservato.
MS Nocelli