URBINO – Nel Corpus Domini, la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, presente nell’Eucaristia in Corpo e Sangue. L’importanza di questo Sacramento occorre andare a ricercala nell’ultima promessa di Cristo ai suoi discepoli: «ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Ha trovato un modo diverso per restare con noi; si fa nostro compagno di viaggio perché anche noi possiamo diventare pane spezzato per gli altri. Come? Passando dalla teoria alla prassi, ovvero vivendo in modo nuovo e diverso perche trasformati dal Suo amore. Anche papa Francesco ci invita a calarci nella realtà con un cuore diverso: «la festa del “Corpus Domini” ispiri ed alimenti sempre più in ciascuno di noi, il desiderio e l’impegno per una società più accogliente e solidale. Chi si nutre del pane di Cristo non può restare indifferente dinanzi a quanti non hanno pane quotidiano». L’Arcivescovo ha concelebrato con i sacerdoti della città questa solenne Eucaristia, nella chiesa della SS: Annunziata, cui è seguita la processione, snodatasi lungo alcune vie principale della città, per poi giungere alla Cattedrale. «Il Corpus Domini», ha detto mons. Tani, «è il tesoro della Chiesa, è ciò che di più caro ci ha lasciato il Signore nell’ultima cena. E’ giunto lungo i secoli, fino a noi, per la trasformazione del mondo, così come il pane e il vino vengono trasformati in Corpo e Sangue di Cristo. Adorare l’Eucaristia significa stare di più con il Signore; significa stare più vicini al tabernacolo per quasi sentire il battito del Suo cuore, come avveniva per tanti Santi, tra cui S. Tommaso d’Aquino e S. Domenico Savio». E’ seguito un ringraziamento al Signore per l’Adorazione perpetua, nella chiesa di S. Spirito, che accompagna da dieci anni la vita della nostra Città. «L’Eucaristia adorata», ha proseguito l’Arcivescovo, «ci impegna in un continuo cammino di conversione. Chi prega davvero esce trasformato e porta nel mondo un fascio di luce, un fascio di verità. Ciò che conta è che ci sia l’autenticità del cuore, perché soltanto così lo potremo testimoniare a coloro che incontreremo lungo le strade della nostra vita. Chiediamo per Urbino la luce e la forza per vivere i valori di bene ed eliminare gli ostacoli che impediscono di migliorare la nostra convivenza». Le venerabili confraternite del “Corpus Domini” e della “Buona Morte” hanno aperto la processione cui hanno partecipato alcuni gruppi ecclesiali e tanti fedeli. In piazza della Repubblica vi è stato un momento di sosta, per permettere all’Arcivescovo di benedire tutti: cittadini, amministratori, studenti e turisti. Il percorso è stato animato dall’Orchestra degli strumenti a fiato della Cappella del SS. Sacramento, diretta dal M° Michele Mangani.
Giuseppe Magnanelli