URBINO – Il Giardino d’Inverno del Palazzo Ducale era stracolmo venerdì 12 dicembre per la presentazione del volume dedicato all’Oratorio di San Giovanni di Urbino sotto il titolo “Storia di un restauro”. Regista dell’evento il sen.Giorgio Londei, in veste di Presidente dell’Accademia di Belle Arti e di promotore dell’ultimo di una serie di significativi interventi che hanno portato al recupero del monastero di Santa Chiara, di altissimo pregio architettonico, e di altri importanti opere monumentali ed artistiche. E’ stato lo stesso Londei a dare inizio alla manifestazione ricordando che i fratelli Jacopo e Lorenzo Salimbeni hanno realizzato gli eccezionali affreschi della chiesa tra il 1415 e il 1418 e che <l’Oratorio di San Giovanni è la prima testimonianza del passaggio di Urbino da Borgo a Città>. Egli ha anche sottolineato che nel binomio lavoro-arte si è ricomposta, per conseguire obiettivi ben definiti, una stretta collaborazione tra Accademia di Belle Arti, Benelli spa, Soprintendenza, Comune, Confraternità di San Giovanni. Ed ha colto l’occasione per ringraziare il prof. Walter Fontana, presidente della confraternita (assente per ragioni di salute) per quanto ha fatto nel corso degli anni in favore della città:<Non ci sarebbe la Urbino di oggi senza di lui>. Rosaria Valazzi soprintendente per il patrimonio storico artistico delle Marche ha ricordato che dal 1861 al 1871 sono state accolte nel Palazzo Ducale le opere dei conventi soppressi e che nel 1881 sono iniziati i primi restauri dell’Oratorio, proseguiti nel 1903 con il rifacimento della facciata da parte del pittore Diomede Catalucci cui si deve anche la fontana di Piazza della Repubblica per arrivare agli interventi odierni. Oggi il Palazzo Ducale può considerarsi un luogo di incontro e di conoscenza straordinario e Urbino può presentare un sistema perfettamente integro. Per l’assessore comunale alla pubblica istruzione Lucia Ciampi l’opinione pubblica è vicina, condivide ed apprezza il lavorare insieme e Londei ha svolto un lavoro positivo per la tutela del patrimonio. E’ intervenuto anche l’ing. Luigi Moretti, presidente di Benelli Armi spa, sponsor del volume, così come di tante altre iniziative promosse da Giorgio Londei, il quale ha affermato quanto fatto dalla società da lui presieduta non è che una restituzione di quanto ricevuto dal territorio in cui si trova ad operare, rilevando che è importante mantenere le cose che valgono e che a San Giovanni è stato compiuto un restauro raffinato.
Agnese Vastano della soprintendenza urbinate, direttrice dei lavori e curatrice del volume, ha ripercorso le fasi che hanno portato al restauro che ha preso le mosse dal progetto redatto dagli architetti Mandolini e Gostoli dell’Ufficio Tecnico del Comune di Urbino cui, dopo circa un anno, sono arrivati i finanziamenti, cui si spera si possano aggiungere nel prossimo futuro anche quelli per restaurare la parete di sinistra dell’Oratorio. Ha poi spiegato che non si è inteso fare un libro sugli affreschi ma su ciò che si è incontrato durante i lavori e quello che è emerso strada facendo.
Giancarlo di Ludovico