URBINO – Questo è l’anno delle novità per la tradizionale mostra diffusa che da ben 14 natali riscalda l’inverno urbinate: con l’apporto di varie associazioni, il contributo piccolo ma significativo di alcune realtà commerciali cittadine e il grande sforzo degli organizzatori, si è riusciti a rinnovare la collaudata esposizione.
La più significativa novità è il Collegio Raffaello, che ospiterà più di venti opere mai esposte prima d’ora in legno e bronzo che ci ha prestato in esclusiva uno scultore bresciano noto per aver realizzato una colossale statua di Paolo VI su un monte delle alpi lombarde. Nelle sue opere, la tradizione dell’intaglio assume proporzioni maestose, con bassorilievi in legno e presepi a tuttotondo eccezionali. Inoltre saranno esposti anche due gruppi in bronzo e i bozzetti e i disegni preparatori di molte opere, creando così un’intera sezione artisticamente di altissimo livello. A queste si affiancheranno tante altre natività sia al Collegio Raffaello, sia negli altri più di 30 punti espositivi sparsi per vie, chiese e negozi della città, per un totale di centinaia di presepi: un numero mai toccato fin ora.
Da non perdere ovviamente il cinquecentesco presepe del maestro dello stucco Federico Brandani, a cui sarà dedicato uno degli itinerari guidati gratuiti in programma nell’arco del mese di esposizione. Le date sono il 14 dicembre, il 28 e il 4 gennaio. In quello del 4 si visiterà anche la mostra della Bella Principessa in occasione delle aperture gratis dei musei statali.
Altri punti inediti e importanti saranno il rinnovato gruppo a grandezza naturale della chiesa di S. Anna a Lavagine di Pippi Balsamini, le tante natività portate in gemellaggio con Mercatello che affiancheranno agli Scalzi il maestoso presepe meccanico ambientato a Roma nell’800; la mostra curata alle Grotte dall’ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi, nonché le decine di vetrine animate da presepi etnici o artistici. A San Domenico infine saranno ospitati i tanti presepi realizzati da artisti locali, tutti nuovi e particolari.
Nell’arco del mese la Pro Urbino, oltre alle tre visite guidate, proporrà anche altri eventi: calda e festosa sarà innanzitutto l’inaugurazione del mese festivo il 6 dicembre a San Domenico, col coro di Mazzaferro e i bambini dell’Istituto per la Musica Harmonia, che allieteranno dalle 15,30 il pomeriggio urbinate con canzoni tra cui il nuovo “Inno delle Vie dei Presepi”, composto per l’occasione e mai eseguito fin ora.
Inoltre gli allievi della scuola di musica urbinate si esibiranno all’oratorio di san Giuseppe anche il 17 e il 23 dicembre con i loro saggi-concerto con brani natalizi antichi e della tradizione.
Il 18 dicembre sarà la volta della premiazione del concorso di poesia dialettale giunto alla 14° edizione, e si coglierà l’occasione per presentare il libro su Bruno Betti realizzato dagli studenti dell’ISIA in collaborazione con la Pro Urbino.
Il 5 gennaio al Teatro Sanzio ci sarà la compagnia dialettale con lo spettacolo “El Pret tel Lett”.
GV