URBINO – Anche quest’anno, come da consolidata tradizione, il luglio urbinate si colorerà delle note rinascimentali e barocche del Festival “Urbino Musica Antica”. Dieci giorni di corsi e di concerti, da sabato 19 a lunedì 28 luglio, animeranno la città ducale riportandola indietro nel tempo, quando alla corte dei Duchi e poi dei Legati pontifici tanti suonatori venivano ospitati a Palazzo Ducale per dilettare i padroni di casa e i tanti ospiti illustri. I luoghi delle esibizioni, come già lo scorso anno, saranno il Teatro Sanzio, il salone Raffaello dell’omonimo Collegio e il barocco Oratorio di S. Giuseppe, eccezion fatta per l’ultimo giorno, quando il Cortile d’Onore di Palazzo Ducale accoglierà alle 21:30 il tradizionale saggio finale dell’Orchestra FIMA e prima, alle 19:00, uno spettacolo di danza rinascimentale. Il 19 e 20 aprirà la kermesse una mostra di strumenti di musica antica: tiorbe, liuti, vielle, viole da gamba, flauti saranno esposti per la curiosità di esperti e turisti di passaggio, per poi diventare i protagonisti dei successivi concerti. Quest’anno il repertorio spazierà dalla musica sacra al virtuosismo vocale e strumentale, a partire da una inedita prima serata: sabato 19 a teatro “La Golden Age”, con musiche per flauti dolci di Tye e Praetorius e letture di Shakespeare. Domenica 20 sempre a teatro “L’è Tanto Tempo Hormai”, Ensemble Helianthus suona Buonamente e Frescobaldi. Il 21 due concerti al salone Raffaello: alle 19 Baiano solista al clavicembalo e dopo cena l’immancabile liuto di Paul O’Dette. Martedì 22 a S. Giuseppe sarà il turno dell’Ensemble La Reverdie con “Hortus Deliciarum”, mentre mercoledì si torna a teatro con un trio di docenti FIMA che eseguirà musiche di Haendel, Platti, Geminiani e Leclair. Sabato 26 alle 19 Bach risuonerà nuovamente all’oratorio S. Giuseppe, mentre alle 21:30 al Collegio di scena saranno i madrigali. Domenica infine, prima dei concerti del Cortile d’Onore di lunedì, toccherà agli oratori romani seicenteschi creare l’atmosfera d’altri tempi ancora alla sala Raffaello. Il Festival, che per tutta la durata prevede corsi mattutini e pomeridiani, dall’anno scorso si è aperto anche ai giovani con tariffe ridotte e agevolazioni speciali. E se da quarantasei anni l’estate urbinate è meno vuota, è anche grazie agli amanti di queste meravigliose melodie che uniscono l’interesse per la musica alla visita della nostra bellissima città, assaporando strade e luoghi rimasti indenni dal passare del tempo.
Giovanni Volponi