CALMAZZO – Domenica scorsa 9 marzo è stato un giorno importante e carico di gioia per la comunità di Santa Maria del Carmine in Calmazzo, frazione di Fossombrone appartenente alla nostra Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado. Durante la santa messa domenicale, presieduta dall’arcivescovo mons. Giovanni Tani, ha fatto il suo ingresso come amministratore parrocchiale don Alessandro Mastropasqua. In realtà, don Alessandro non è una persona “nuova” per la piccola e vivace comunità: da più di un anno, pur essendo (e rimanendo) vice parroco a Fermignano, ha accolto con grande senso di responsabilità la proposta – fattagli dall’Arcivescovo – di collaborare a Calmazzo, aiutando nella catechesi e nella celebrazione eucaristica festiva mons. Renato Taddei, che ha guidato ininterrottamente la parrocchia dal 1949, anno della sua ordinazione e che ringraziamo per il diuturno servizio pastorale svolto.
Don Alessandro (nato nel 1978), dopo aver svolto il seminario minore a Molfetta e gli studi teologici presso il Seminario Regionale di Ancona, è stato ordinato da mons. Francesco Marinelli diacono il 10 maggio 2008 e sacerdote il 25 aprile 2009. Fino al gennaio 2012 ha svolto il suo ministero come vice parroco nella parrocchia della Ss.ma Annunziata di Urbino e successivamente – come già ricordato – a Fermignano, comunità che già aveva avuto modo di conoscere durante gli anni della sua formazione seminaristica. Ed ora, anche responsabile in prima persona di una comunità che ha tanto da dare…
Davvero suggestivo il rito dell’ingresso, dove il neo parroco, guidato dal Vescovo, passo dopo passo “prende possesso” della parrocchia che si appresta a servire: riceve le chiavi del tabernacolo e della chiesa, incensa per la prima volta l’altare, si accosta al confessionale e proclama ufficialmente il Vangelo. Presi uno ad uno sono piccoli gesti, ma visti nella loro unitarietà rappresentano il cuore e la bellezza del nostro ministero di sacerdoti: siamo infatti chiamati ad annunciare il Vangelo, a porgere alla nostra comunità Cristo, «pane santo della vita eterna», ed a far sperimentare la gioia del perdono… il tutto nello spirito dell’accoglienza, della disponibilità e dell’attenzione a chi ha più bisogno.
Carissimo don Alessandro, carissimo parroco, carissimo confratello, il Signore benedica il tuo ministero. Te lo augura l’intera comunità diocesana… con le parole del rito che hai vissuto domenica scorsa: «Il Signore ti conceda di presiedere e servire fedelmente, in comunione con il tuo Vescovo, questa famiglia parrocchiale, annunziando la Parola di Dio, celebrando i santi misteri e testimoniando la carità di Cristo».
AF