URBINO – Anche quest’anno, dopo il successo della Terra Santa lo scorso anno, dal 26 agosto al 2 settembre 2014 la nostra Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado organizza un pellegrinaggio diocesano. Anche quest’anno sarà presieduto dall’arcivescovo, mons. Giovanni Tani. Mete del pellegrinaggio saranno i Santuari di Fatima e di Santiago de Compostela, attraverso un itinerario religioso volto alla scoperta di tutto il Portogallo cristiano e delle più belle città come Lisbona, Evora, Oporto, Braga e Coimbra.
Il costo del pellegrinaggio, organizzato in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi, è di €1.100 a persona. Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato al 9 maggio. Per informazioni e prenotazioni si può fare riferimento all’Ufficio Diocesano Pellegrinaggi, nella persona di Francesca Brancati, telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 allo 0722.2450, oppure inviando una e-mail al seguente indirizzo: pellegrinaggio@arcidiocesiurbino.org.
Santiago, fin dal Medio Evo è meta di pellegrinaggi: si narra che nell’anno 813 un eremita di nome Payo, diminutivo di Pelayo (Pelagio), venisse attirato da alcune strane luci a forma di stella sul monte Libredon. Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé”. Alfonso II, re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione sul posto di un tempio, ove i monaci benedettini nell’893 fissarono la loro residenza. Venne così fondato il santuario che si è poi evoluto in quello attuale.
Fatima ha invece caratterizzato la spiritualità mariana, non solo europea, del ‘900. Tutto iniziò il 13 maggio del 1917: tre bambini pascolavano un piccolo gregge nella Cova da Iria, frazione di Fatima, comune di Villa Nova de Ourém. Si chiamavano Lucia de Jesus, di 10 anni e i suoi cugini Francesco e Giacinta Marto, di 9 e 7 anni. Verso mezzogiorno, dopo aver recitato il rosario come facevano abitualmente, all´improvviso videro una grande luce; pensando che si trattasse di un lampo decisero di andarsene, ma sopraggiunse un altro lampo che illuminò il luogo e videro sopra un piccolo elce (dove ora si trova la Cappellina delle Apparizioni) una “Signora più splendente del sole” dalle cui mani pendeva un rosario bianco. Lucia – sopravvissuta ai suoi cugini – a seguito di queste apparizioni della Vergine, trattenne nel suo cuore ed in seguito riferì all’autorità ecclesiastica 3 segreti, legati a “stragi ed orrori” che hanno deturpato ed insanguinato il secolo scorso.