URBINO – Tra quattro mesi con ogni probabilità avremo di nuovo agli antichi splendori il ciclo pittorico più bello e significativo del gotico internazionale. Una delle perle di Urbino, l’oratorio di S. Giovanni Battista, è infatti attualmente un cantiere dove si stanno ripulendo e consolidando le mirabili pareti affrescate dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da Sanseverino e Antonio Alberti da Ferrara. Il 14 gennaio scorso la ditta vincitrice dell’appalto, palermitana, ha cominciato a lavorare nella chiesa dell’omonima confraternita e dovrebbe terminare tra la fine di Aprile e metà Maggio. I restauri interesseranno tutte le pareti, in cui vi sono: la crocefissione in quella di fondo, le storie di San Giovanni Battista in quella destra, la Madonna dell’umiltà e alcuni Santi in quella sinistra e poche figure di Santi nella controfacciata. Le fasi, dopo la pulitura di routine, saranno il consolidamento della pellicola pittorica, la stuccatura per risarcire crepe e vecchi restauri incongrui e infine la reintegrazione delle lacune di piccola proporzione. Lo stato di salute delle pareti, comunque, non era precario grazie alle precedenti operazioni di restauro: nel corso degli ultimi cento anni infatti il ciclo ha affrontato diverse puliture e restauri, ben più significativi di quest’ultimo. Il restauro in corso, caso ha voluto, è cominciato proprio in coincidenza con la festa di Sant’Antonio Abate, che si suole in Urbino festeggiare in quella chiesa, per l’accorpamento delle due confraternite nei secoli passati. La ricorrenza è quest’anno stata celebrata infatti nel vicino oratorio di San Giuseppe, con una suggestiva distribuzione del pane benedetto all’interno della cappella del Presepe.
Giovanni Volponi