URBINO – Per la parrocchia del Duomo è ormai consolidata tradizione prepararsi al Natale con una semplice ma efficace recita dei ragazzi del catechismo. Quando il 25 novembre 2012 come parroco mi sono inserito nel cammino della comunità, ho benedetto questo appuntamento, utile ai ragazzi per capire l’ineffabile mistero della natività e, nel contempo, utile a noi adulti per crescere, incontrandoci, nel nostro essere “famiglia di famiglie”.
Proprio su questo aspetto, come équipe educativa dell’oratorio (catechisti e religiosi), abbiamo quest’anno voluto incentrare la nostra attenzione per questa recita natalizia. Fin da novembre abbiamo lavorato, facendoci aiutare e consigliare dal grande Luciano Biagiotti (cui rinnoviamo i nostri migliori auguri), ed alla fine abbiamo portato a termine il nostro progetto: una sacra rappresentazione nella quale fossero passati in rassegna attraverso l’espediente dei quadri viventi i vari momenti dei vangeli dell’infanzia: l’Annunciazione, la natività, il censimento, l’adorazione dei pastori e dei magi… Il tutto spiegato e commentato da varie voci narranti.
Così giovedì 19 dicembre il piccolo ma vivace oratorio di Santo Spirito si è trasformato in un teatro dove palco e platea quasi si toccavano: da un canto i ragazzi – attori in erba contenti ed emozionati – e dall’altro genitori e parenti vari, orgogliosi ed attenti a quanto si stava svolgendo. A far da tramite suor Maria, suor Marilena, Annamaria, Annarosa, Silvia, Marcella, Francesco ed Alessio, prodighi di suggerimenti ed incoraggiamenti ai giovani attori e forse… più di loro emozionati.
Tutto è andato per il meglio! Si sa: quando Gesù è il protagonista, non può che essere così. Dopo la recita i genitori ed i parenti presenti si sono attrezzati per condividere un lauto rinfresco e così la bella serata ha raggiunto il suo culmine, nel segno della fraternità e della condivisione.
Anche l’arcivescovo mons. Tani ha voluto essere presente per condividere con “i suoi parrocchiani” gli auguri di buone feste. Nel suo saluto, ricordando la bella esperienza del Grest del giugno scorso (“si dovrà ripetere”, sono parole sue!), ha sottolineato la salutare e pastorale preoccupazione che la vita del nostro oratorio si sempre più armonizzata ed integrata con il lavoro per gli adolescenti ed i giovani dell’intera Unità Pastorale di Urbino. E questa preoccupazione per un lavoro d’insieme nel segno della collaborazione e della corresponsabilità si inserisce nelle indicazioni che ci stanno dando i nostri Vescovi italiani che pochi mesi fa hanno dato alle stampe un documento sugli oratori dal titolo accattivante e dal contenuto ricco di sagge riflessioni e spunti pastorali: “Il laboratorio dei talenti. Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo”.
Anche per noi, parrocchiani del Duomo, è una ghiotta opportunità. Non lasciamocela sfuggire.
Don Andreas Fassa