C’è un negozio in Centro (fa parte di una catena) che ha lanciato la rottamazione della mutanda. La notizia è curiosa: se si porta biancheria usata (e suppongo pulita) si riceve un buono sconto per acquistarne di nuova. Adesso immagino che qualcuno dei miei lettori pensi: “Questa te la sei proprio inventata”. Invece la notizia è vera, non faccio il nome del negozio perché la pubblicità si paga e sul Peperoncino costa moltissimo, ma se ancora non ci credete chiamatemi e, solo a titolo personale, vi fornisco nome e indirizzo. Nei giorni scorsi sono uscito a fare shopping (così lo chiamano le donne, mentre gli uomini lo definiscono buttare via i soldi) ed al seguito della consorte sono entrato proprio in quel negozio. Sul banco uno strano oggetto in stoffa ha attirato la mia attenzione. Non riuscendo a qualificarlo mi sono rivolto a mia moglie e, mettendo la mano a pigna ed indicando di nascosto la cosa, ho chiesto informazioni. La mia dolce metà ha stretto le spalle ed a quel punto la mia curiosità si è scatenata. Mi sono rivolto alla direttrice del negozio: “Mi scusi, ma che cosa è?” La risposta è stata: “Per favore non me lo chieda”. Ho apprezzato il garbo ed il riserbo della signora ma lo spirito investigativo del giornalista è incontenibile. Mi sono rivolto alla commessa più giovane e presumo più disinibita chiedendo chiarimenti. La ragazza ha risposto che è un “oggetto” da regalo. “In genere viene acquistato per fare uno scherzo”. Questo ha risolto i miei dubbi. Poi mi ha fatto notare della biancheria maschile esposta in vetrina. Abbinato alla mutanda, stesso colore, c’è un frustino. Spero lo acquistino come scacciamosche.
Alvaro Coli