La celebrazione della solennità della Madonna delle Grazie, compatrona insieme a San Terenzio della città e dell’Arcidiocesi, sollecita la nostra chiesa di Pesaro a guardare a Maria come modello a cui costantemente ispirarsi.Tale sguardo, all’inizio di un anno pastorale teso ad approfondire la corresponsabilità dei laici, non può non impegnarci nel riscoprire la vocazione e la missione dei battezzati nella società dentro un orizzonte squisitamente mariano. A questo riguardo Papa Francesco nella sua enciclica Lumen Fidei al n. 55, facendo esplicito riferimento alla lettera agli Ebrei, così si esprime: “Dio confessa pubblicamente, con il suo agire concreto, la sua presenza tra noi, il suo desiderio di rendere saldi i rapporti tra gli uomini […] saremo forse noi a non confessarlo come tale nella nostra vita pubblica? […] La fede illumina il vivere sociale, essa possiede una luce creativa per ogni momento nuovo della storia”.
Queste parole si contrappongono ad una visione fideistica e disincarnata della fede cristiana. Il Papa ribadisce che senza Dio non si può costruire la città terrena in forma piena. Difatti la fede non solo è “cammino” ma nel contempo è anche “costruzione” della persona e della comunità . Il Papa ci ricorda dunque il ruolo pubblico della fede che deriva dalla centralità di Dio anche nella costruzione della Società . Le sue parole riecheggiano quelle di Paolo “Io non mi vergogno del Vangelo” (Rm 1,16). Nell’epoca della postsecolarizzazione il cristiano non può darsi alla latitanza, ma riscoprendo la sua vocazione battesimale è chiamato a fare l’esperienza della sua fede come incontro totale con il Risorto e a testimoniarlo pubblicamente a 360 gradi, senza incertezze.
Anche la Società di Pesaro nel suo insieme, ha bisogno di battezzati adulti e maturi che siano in grado di essere testimoni della fede divenendo così “sale della terra e luce del mondo”.Per questa ragione la nostra Chiesa volge lo sguardo a Maria, donna c he ha vissuto pubblicamente ed intensamente la fede nel Suo Figlio. Mi auguro che tutta la nostra comunità cresca nella presa di coscienza della vocazione dei laici, si impegni per la loro formazione e ne valorizzi a pieno la loro presenza nel tessuto ecclesiale e sociale. Colgo l’occasione per ringraziare i Padri Servi di Maria, custodi del Santuario della Madonna delle Grazie, per il prezioso ministero che vi svolgono.Affido alla Beata Vergine delle Grazie la città e l’Arcidiocesi di Pesaro e su tutti invoco la benedizione del Signore.
†Piero Coccia Arcivescovo – (8 settembre 2013 Festa della Natività di Maria)