COLBORDOLO – “Siamo amici per la pelle, tutto il resto non conta più!”. Questo il motto dell’oratorio estivo delle parrocchie di Talacchio, Colbordolo e Montefabbri, un’avventura che si è protratta per quasi una settimana, dal 22 al 26 Luglio. Anche quest’anno, infatti, il gruppo di animatori di queste tre realtà unite dalla guida di mons. Riccardo Magnanelli non ha perso il tempo e l’occasione per elaborare un programma ricco di attività rivolte ai bambini che vanno dall’ultimo anno di asilo fino alla seconda media. Pertanto non sono mancati i coinvolgenti giochi “a stand”, in cui i bambini si sono cimentati in divertenti staffette, simpatici quiz di logica e prove di abilità davvero spassose. Ma oltre che nelle attività di gioco, ci si è potuti dilettare in cucina grazie alla preparazione di sfiziosi spuntini ricavati dall’uso di ricette del tutto particolari: basti pensare per esempio alle famose tortillas, provenienti dall’America, oppure al pane azzimo, originario dell’Asia. In effetti, la novità dell’oratorio di quest’anno è stata proprio la cucina internazionale: un piccolo assaggio dei piatti tipici di tutti e cinque i continenti che è stato ispirato direttamente dai temi su cui si è incentrato il resto delle attività svolte, ovvero l’amicizia e l’uguaglianza tra fratelli di tutto il mondo. La scelta di questi temi significativi è stata l’occasione per confrontarsi con le tradizioni e le usanze dei popoli dei cinque continenti e, in modo particolare, per riflettere su come le principali culture del pianeta interpretino le vicende più importanti della storia biblica. A questo proposito di grande rilievo è stata la testimonianza di don Roger, parroco di Peglio, che durante l’ultimo giorno ha entusiasmato i bambini con il racconto della sua esperienza di vita in Camerun, mettendo in evidenza come in questo paese anche piccole opere di bene possano fare la differenza. Tuttavia, una delle più creative e lunghe attività che ha tenuto impegnati i giovani partecipanti durante la mattinata è stata la creazione dei cosiddetti “porta-piadine”, realizzati sulla base del modello elaborato dal signor Ruggero, che da qualche anno si dedica con singolare maestria all’hobby di cestaio. Con l’aiuto delle sue indicazioni i bambini sono riusciti a costruire questi piccoli cabaret utilizzando semplicemente delle canne e dei bastoncini di vimini e, nonostante ciò abbia richiesto tempo e pazienza, la soddisfazione ricevuta era veramente tangibile. Insomma anche quest’anno l’esperienza dell’oratorio ha contribuito non poco ad arricchire le giornate di tutti, grandi e piccoli, facendo crescere sempre più l’entusiasmo di partecipare alla vita parrocchiale e la gioia di condividere momenti di preghiera, divertimento e crescita insieme.