
«Il comune di Pesaro vuole sfrattare i locali della documentazione archeologica a Palazzo Mazzolari, con reperti catalogati dal 1993 e non ci resta che chiedere ospitalità al centro di documentazione di Novilara». E’ solo il primo grido di allarme lanciato da Chiara Delpino, Ispettore della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, che la settimana scorsa ha tenuto una conferenza all’Auditorium di Palazzo Montani, sul tema: “Attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche: recenti scoperte nelle Provincia di Pesaro e Urbino”, nell’ambito delle conversazioni Xenia 2013, promosse dall’Archeoclub di Pesaro.
Ed è un susseguirsi di critiche e appelli a salvare il museo archeologico che si trova da mesi in una situazione drammatica, da parte dell’ex sovrintendente ai beni archeologici Gabriele Baldelli: «La città di Pesaro non si merita un museo archeologico così decrepito, abbandonato da più di venti anni. Vi è una necessità di ampliarlo, anche perchè le recenti scoperte di circa 350 sepolture rinvenute a Novilara, devono trovare un logico e sicuro collocamento».
Già, ma dove? Se lo è domandato anche Riccardo Paolo Uguccioni, presidente della Fondazione Oliveriana. La soluzione di utilizzare i sotterranei del palazzo sede del Conservatorio, diviene sempre più difficile. «Per questo motivo – ha detto Uguccioni – lancio qui un appello, vista anche la presenza del sindaco Ceriscioli e del vice presidente della Provincia Davide Rossi, di poter avere a nostra disposizione palazzo Ricci, per un allargamento del museo. E se non si agirà con urgenza, tanto materiale nel sottoscala del museo archelogico e i nuovi reperti provenienti dalle recenti scoperte, verranno inscatolati e inviati al museo archeologico di Ancona, e abbandonati per sempre».
P.M.