URBINO – 945 anni fa giungevano ad Urbino da Città di Castello, l’antica Tifernum, i resti del martire Crescenziano, soldato romano decapitato nell’anno 303 per essersi rifiutato di rinnegare la propria fede. Da allora ogni 1° giugno Urbino festeggia San Crescentino, eletto a patrono della città e dell’arcidiocesi. Quest’anno la cerimonia cadrà di sabato e sarà preceduta da un Triduo che si terrà in Cattedrale nei giorni 29-30-31 maggio alle ore 18 con celebrazione della Santa Messa e meditazione. Il 1° giugno, al mattino le Messe verranno celebrate alle 8,30, alle 10,30 e alle 12 con la presenza di vari confessori. Alle 17 avrà luogo in Cattedrale il Solenne Pontificale presieduto da S.E.R. mons. Giovanni Tani, Arcivescovo di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado con la partecipazione del Coro dell’Arcidiocesi diretto da don Daniele Brivio (all’organo il M° Alessandro Veneri), diventato una presenza importante e molto apprezzata in tutte le principali cerimonie. Al termine si terrà la processione attraverso il centro storico (piazza Rinascimento, via Salvalai, corso Garibaldi, piazza Repubblica, via Veneto, via Puccinotti) con la statua del Santo, opera ottocentesca dell’urbinate Antonio Rondelli; parteciperanno le Confraternite, le associazioni, gli scout, i cittadini, che non mancano mai di presenziare in gran numero all’evento, e l’Orchestra della Cappella musicale del SS. Sacramento diretta dal M° Michele Mangani.
Le più antiche lezioni dell’ufficio della Chiesa urbinate in onore del Patrono sono raccolte in un antifonario manoscritto del 1348 conservato nell’Archivio del Capitolo Metropolitano di Urbino che contiene anche la più antica rappresentazione di San Crescentino.
La venerazione degli urbinati per San Crescentino non è mai venuta meno ed ha trovato riscontro anche negli “Statuta Civitatis Urbini” del 1559 in cui <Riguardo all’onore da rendere al Beato Crescentino e ai luminariis: e alle oblazioni degli altri santi> si legge: <Per rendere onore ai santi dai quali questa città è governata rettamente e pacificamente, stabiliamo e ordiniamo che ogni anno, il primo di giugno, nella solennità del Beato Crescentino, patrono benevolo di questa città, sia ordinato per pubblico proclama che tutti i cittadini e quelli che hanno un incarico in città, sotto pena della privazione dell’attività per un anno, si procurino una fiaccola di cera dalla Fabbrica della Cattedrale con il pagamento di un solo bolognino e, prese queste cose, debbano ritrovarsi nella chiesa di S.Francesco. Con loro ci siano tutti i capitani delle arti della città con i doppieri, le loro insegne e i mantelli, i sindaci dei comuni con i loro doppieri acquistati e, con quelli radunati con le insegne, siano tenuti a recarsi lì anche il signor Luogotenente, i Priori, il Podestà della città con due deputati che precedono con due ceri di almeno sette libbre per ognuno a spese dell’illustrissimo signor Capitano e tutti in processione, con i lumi accesi, vadano in Cattedrale preceduti dai suonatori. Qui offrano le fiaccole e i doppieri, a onore e gloria del Patrono e per la salvezza di tutto il popolo>.
Il trascorrere dei secoli non ha fatto venir meno la devozione degli urbinati verso San Crescentino, di cui la grande partecipazione di popolo alla processione è una tangibile testimonianza. La giornata di festa sarà caratterizzata anche dalla tradizionale Lotteria del Donatore promossa dall’Avis la cui estrazione avverrà al termine della processione. In serata per iniziativa del gruppo sportivo Avis-Aido verrà effettuata l’altrettanto tradizionale e partecipatissima corsa podistica per le vie cittadine.
Giancarlo Di Ludovico