Si chiamano Danilo, Mariachiara, Matteo, Laura e Agnese. Sono alcuni dei giovani pesaresi che hanno partecipato lo scorso fine settimana alla convention promossa dai Giovani del Movimento dei Focolari a Pesaro. Un incontro per parlare di responsabilità e declinarla nei vari ambiti dell’agire sociale: dallo sport alla politica, dall’economia al divertimento. “Quando vediamo gli altri – spiega Margherita che ha partecipato al workshop sui rapporti interpersonali – è importante come li vediamo: il nostro sguardo può cambiare le cose”. Tante le esperienze che i giovani provenienti dall’Emilia Romagna e dalle Marche si sono scambiati: Andrea ha condiviso il suo impegno, come volontario, presso il laboratorio San Martino e San Leonardo “quello che ricevo dai bambini è molto di più del sostegno che io do loro per aiutarli a svolgere i compiti”. Ci sono anche Stefano e Benedetta che raccontano l’avventura che portano avanti a Bologna con i loro amici: “ogni martedì andiamo in una casa-famiglia che accoglie mamme con i loro bambini; col tempo per noi è diventata davvero una casa; suore, educatori e noi volontari cerchiamo di costruire assieme alle madri il loro futuro, rendendole al tempo stesso capaci di prendersi cura di una casa e dei loro bambini”. Danilo ha raccontato una storia di fraternità tra giovani di Pesaro e studenti ortodossi della Romania: iniziata oltre 5 anni fa con l’accoglienza di una quindicina di giovani rumeni che volevano partecipare alla ‘Pasqua cattolica’ a Borgo Santa Maria, l’esperienza si è progressivamente allargata fino a concretizzarsi in meetings ecumenici annuali al Centro Giovanni Paolo II di Montorso, che coinvolgono ora anche anglicani dall’Inghilterra e luterani dalla Svezia e dalla Danimarca. A Pesaro c’è anche spazio per raccontare esperienze vissute dopo il terremoto che ha colpito la provincia di Modena lo scorso 20 e 29 maggio.
Tanto l’entusiasmo che anima i 400 partecipanti; non mancano anche i momenti di dialogo, in piccoli gruppi e in plenaria, per approfondire il tema della due-giorni marchigiana che vede come titolo “Responsabili OGGI del futuro”. A guidare il dialogo e il confronto fra tutti vi è il pedagogista Francesco Chatel “prima di tutto dobbiamo sconfiggere le paure e le angosce; poi, per essere responsabili, dobbiamo essere un dono gli uni per gli altri”. Appare una sfida quella lanciata da Chatel, eppure i ragazzi ci stanno e cercano di mettere in pratica, attraverso piccoli gesti, le parole ascoltate.
Anche il tempo atmosferico cambia: la pioggia intensa lascia spazio al sole, quasi a testimoniare con dei segni esterni quello che sta accadendo tra le mura dell’Hotel Baia Flaminia. E per ultimo, ma non di minor importanza, i giovani del Movimento dei Focolari hanno colto quest’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica – in sala vi erano anche alcuni politici – sullo United World Project, progetto a carattere mondiale che li vede impegnati nel promuovere la fraternità universale: da diversi mesi giovani di tutto il mondo stanno raccogliendo firme da presentare all’Unesco per chiedere che la fraternità universale diventi una categoria riconosciuta e sostenuta da un Osservatorio permanente che possa monitorare le azioni che accrescono il bene comune. Un altro tassello si è aggiunto in questi giorni. “La fraternità – commenta, ritornando a casa, uno dei partecipanti – è un cammino che siamo chiamati a percorrere giorno dopo giorno”.
Tiziana Nicastro