
Il Pontefice si è soffermato sui temi legati a giovani e famiglia
E’ iniziata ieri e proseguirà fino ad oggi 4 maggio la visita ad Limina delle diocesi delle Marche da papa Francesco. A guidare la metropolia di Pesaro, Fano e Urbino l’Arcivescovo mns. Piero Coccia al quale IL NUOVO AMICO ha rivolto alcune domande:
Eccellenza quali sono le preoccupazioni pastorali e sociali che ha manifestato al Santo Padre?
Ogni vescovo conosce bene la propria Chiesa ed il territorio in cui questa vive
la propria fede. Da qui una inevitabile diversità di valutazioni. A Pesaro come
in tutta la realtà italiana non mancano preoccupazioni pastorali e sociali in merito al processo di secolarizzazione, ad un trapasso culturale antropologico che ha investito la concezione stessa della vita, della famiglia, dell’educazione, della società, dell’economia e della stessa politica.
Oltre ciò non va dimenticato il problema di una disoccupazione in continua crescita, una notevole difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese, i tagli alla spesa pubblica con inevitabili riflessi anche a livello di servizi, il
problema degli immigrati, ecc. Non va poi dimenticata la situazione del Clero, ridotto nel numero e con un tasso di anzianità elevato.
Quali sono le “soddisfazioni” che come pastore ha segnalato a Papa Francesco?
A grandi linee alcune scelte che la nostra chiesa sta facendo e su cui sta investendo. Faccio riferimento alla formazione del laicato chiamato sempre più ad una forte esperienza di comunione, di corresponsabilità e di collaborazione fattiva. Ricordo quanto la chiesa di Pesaro sta facendo
in merito alla “questione educativa” colta in tutti i suoi versanti e in tutti i suoi soggetti. Segnalo il notevole impegno dell’Arcidiocesi verso la famiglia, soggetto non solo da difendere ma da promuovere e da seguire in quanto vera risorsa della chiesa e della società.
Ulteriori approfondimenti sul Nuovo Amico di domenica 12 maggio