Fra Giovanni Wang Gangyong, arriva dalla fine del mondo! È cinese di origine e sono nove anni che risiede in Italia per completare la sua formazione religiosa di francescano. La provvidenza lo ha destinato qui, lo scorso anno, nella parrocchia di san Pietro in Calibano per fare un’esperienza pastorale e mettersi a servizio di questa chiesa. Avendo finito gli studi, è giunto alla decisione di entrare a pieno servizio della Chiesa nel modo più forte e deciso come desiderava: diventare diacono per servire il Signore!
Da vero francescano, semplice, spontaneo, fra Giovanni ha portato una ventata di allegria e giovialità inserendosi nell’attività giovanile e contagiando i ragazzi con la sua forte e sonora risata. Il Vescovo Piero Coccia ha presieduto la celebrazione Eucaristica nel pomeriggio di Sabato 27 Aprile nella chiesa di san Pietro: è stata una festa grandiosa! In questo inverno vocazionale in cui ci troviamo possiamo veramente chiamarla una grazia immensa nella Chiesa e per la Chiesa. L’Arcivescovo ha sottolineato la grande importanza del diaconato come ministero del servizio nella comunità cristiana, comunità che attualmente “conosce bene cosa siano le tribolazioni comprese quelle del vivere la fede in maniera solida e affidabile”. In queste e tra queste tribolazioni sono necessari uomini che, rispondendo allo Spirito, generosamente ed intelligentemente, con la guida del Vescovo, confermino i loro fratelli nella Fede “che è e rimane il bene più prezioso perché decisivo per vivere bene e dare significato all’esperienza umana.”
Il Vangelo letto confermava questo servizio fondamentale come un servizio nella Carità, un servizio cioè che nasce nell’Amore di Dio per l’uomo in Cristo e si esprime nel dono totale di sè nella Carità nello stesso modo totale di Cristo: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”. Questo mistero d’amore che “accoglie, risana ed entusiasma” nasce nel cuore del Padre e spinge ad “amare l’uomo, tutto l’uomo ed ogni uomo comunque esso sia (…) per poter raggiungere le periferie non solo geografiche ma soprattutto esistenziali dell’uomo di oggi” e lì generare la Speranza.
Con l’imposizione delle mani Mons. Coccia lo ha ordinato Diacono e mentre gli consegnava i Vangeli gli ha detto: “Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l’annunziatore: credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”.
Ed è l’augurio che facciamo al neo “padre” Giovanni, ora servo del Signore, diacono nella Chiesa di Pesaro, nell’attesa di vederlo presto sacerdote. Lo affidiamo alla Santa Vergine delle Grazie perché lo custodisca e lo protegga.
Francesco Lenti
2 commenti
Sono molto felice per Padre Giovanni mi è dispiaciuto non essere presente alla cerimonia ma purtroppo come sapete sono ancora in convalescenza gli auguro di essere un buon diacono e successivamente un buon pastore e pregherò la Vergine perché lo abbia a cuore un abbraccio Romeo
Grazie Romeo per il suo commento. Saluti