Sono tre lustri che centinaia di uomini e donne, si susseguono giorno e notte, nella chiesa di S. Spirito, per pregare, riflettere, ascoltare e innalzare lodi e suppliche al Signore. Un anniversario che cade però in una triste e dolorosa circostanza, causata della pandemia prodotta dal Covid 19 che costringe le persone a stare in quarantena. Questo contagioso coronavirus infatti, ha reso necessario la momentanea sospensione dell’Adorazione Perpetua, ma nonostante questa limitazione, nella chiesa di Santo Spirito aperta di giorno, si nota la quotidiana presenza di alcune persone che si fermano ad adorare, a pregare e ad affidarsi alla misericordia del Signore. Un anniversario solcato da tante sofferenze e limitazioni, tra cui anche la mancanza di accedere al sacramento dell’Eucaristia. Questo luogo non è un semplice rifugio per devoti, bensì un centro radioso di intensa attività divina che oltrepassa le sue mura. È un’oasi di pace, un faro di luce, dove si può sperimentare l’abbraccio del Risorto. Nel mondo le Adorazioni Perpetue sono oltre 3.000, di cui 85 in Italia ed Urbino è stata la prima città marchigiana ad averla istituita il 15 aprile 2005. Coloro che si susseguono di ora in ora offrono una grande testimonianza di fede che attrae quanti cercano Dio e richiama anche l’attenzione dei lontani dal Signore. L’Adorazione Perpetua crea una comunità contemplativa, dove molte persone scoprono la ricchezza dell’incontro con Dio, facendo esperienza diretta di Lui. Questo XV anniversario cade in un tempo di tribolata quarantena, ma può essere anche un periodo per fare atti di fede, di abbandono e di fraternità. Ci si augura che nei prossimi mesi torni il tempo propizio per riprendere con regolarità questo appuntamento con il Signore, che continua a svolgersi sotto la sapiente regia di Stefano Mattei e dallo scorso anno, di don Andreas Fassa.
Giuseppe Magnanelli