URBINO – Nei giorni 17 e 18 Ottobre, si è svolta alla Pieve di Cavallino l’Uscita dei Passaggi del Gruppo scout Urbino 1. Questa uscita vede il passaggio dei più grandi di ciascuna branca in quella successiva e costituisce un momento fondamentale per la crescita dei ragazzi. Così, i “vecchi lupi” del branco passano in Reparto e i ragazzi che hanno terminato il loro ultimo anno nel Reparto entrano a far parte del Clan, andando a costituire il Noviziato. L’uscita dei passaggi rappresenta lo spartiacque, all’interno dell’anno, delle attività scout, le sestiglie del branco vengono sciolte (per poi essere reintegrate con i nuovi innesti), le squadriglie del Reparto (Aquile, Bulldog, Giaguari e Tigri) vengono rinnovate ed il Clan accoglie affettuosamente i nuovi novizi. Per quanto riguarda il Clan, solitamente in questa occasione ha luogo la firma della Carta di Clan da parte degli ex novizi, che da quel momento in poi entrano a far parte della comunità RS a tutti gli effetti. Questa carta contiene le principali regole che la comunità di rover e scolte si è data per poter vivere al meglio il proprio cammino scout.
Questo è anche il momento in cui i capi ricevono il proprio mandato di servizio all’interno del gruppo, e vanno a formare gli staff per ogni unità. Quest’anno, fino all’ultimo, il gruppo dei lupetti ha rischiato di non essere attivato per mancanza di capi. Poi, fortunatamente, grazie al supporto dei genitori e soprattutto alla disponibilità di uno di essi ad entrare nel grande gioco che è lo scoutismo (ricoprendo il fondamentale ruolo di “Akela”), si è riusciti a tenere aperta la branca. La due giorni giallo-blu è iniziata Sabato, con la camminata che ha visto, dal lupetto più piccolo al rover/scolta più grande, tutto il gruppo raggiungere la Pieve e, a seguire, la cerimonia dei passaggi.
Domenica si è proseguito con il tradizionale “giocone” ispirato a Robert Baden Powell, fondatore del movimento scout a livello mondiale, a cui quest’anno hanno partecipato anche i genitori dei ragazzi. Particolarmente incisivo è stato inoltre il messaggio d’umiltà della S. Messa, “chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore” ci rivela Gesù, un invito quanto mai attuale.
Hanno fatto loro, il messaggio evangelico, i ragazzi del Clan che in versione camerieri si sono messi a disposizione servendo ai tavoli i fratellini più piccoli e i propri genitori. La parola d’ordine a pranzo è stata poi “condivisione”, ogni famiglia ha preparato qualcosa e mettendo tutto in comune è venuto fuori un pranzo coi fiocchi. Infine, mentre i ragazzi giocavano, i capi hanno mostrato ai genitori il programma e gli obiettivi per il nuovo anno, spiegando i punti salienti del metodo scout.
Dopo gli urli di squadriglia e di Clan l’uscita è terminata ufficialmente con il “voga” finale, che contraddistingue la chiusura degli eventi scout.
Alessandro Fabbri