PESARO – Sabato 9 giugno, alle ore 11.30 si terrà la cerimonia di intitolazione al Beato Carlo Liviero, fondatore delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore, del largo al termine sud di viale Trieste.
Intervengono il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, l’arcivescovo di Pesaro mons. Piero Coccia, la superiora generale delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore, suor Maria Consolata Tamai, il prefetto di Pesaro Attilio Visconti.
Parteciperanno le scolaresche delle scuole elementari e dell’infanzia della scuola paritaria “Sacro Cuore” di via Amendola e Cesare Battisti.
Alle ore 12 scopertura della targa.
Carlo Liviero nasce a Vicenza il 29 maggio 1866. Ordinato sacerdote a 22 anni, insegna nel seminario e poi diventa parroco a Gallio ed Agna in provincia di Padova. Qui dà vita ad opere di ampio respiro sociale: Società Cattolica Operaia Agricola, Cassa Rurale, Cooperativa di Consumo, Asilo infantile, Ricovero per anziani, Società di Mutuo Soccorso, Grande Oratorio, Lega tra gli operai cristiani, Scuola di lavoro per giovanette.
Il 6 marzo 1910 divenne vescovo di Città di Castello. Anche qui diede vita ad un complesso di opere spirituali e caritative: una scuola elementare maschile, una tipografia, una sala per proiezioni cinematografiche, una libreria e una biblioteca ambulante, a testimonianza della sua concezione della cultura come principale strumento di emancipazione e promozione umana. Ma le opere principali furono: l'”Ospizio del Sacro Cuore” per l’educazione dei fanciulli poveri ed orfani; il “Pensionato Sacro Cuore” per gli studenti e, nel 1925, una Colonia Marina a Pesaro per gli orfani e per i bambini scrofolosi e rachitici della diocesi. Per assicurare l’assistenza agli orfani e derelitti, vittime della Prima Guerra Mondiale, ospiti nel suo ‘Ospizio del Sacro Cuore’ e nella colonia marina, fonda una Congregazione di suore denominate “Piccole Ancelle del Sacro Cuore”, oggi fiorente per numero di case e di suore. La Casa di via Amendola, con la sua scuola materna ed elementare, è una delle più importanti eredità di Liviero, un patrimonio prezioso della città. Il 24 giugno 1932, mentre veniva a Pesaro a visitare la colonia marina, ebbe un incidente grave con l’auto. Ricoverato nell’ospedale di Fano, morì il 7 luglio seguente, povero come era vissuto.