URBINO – Giovedì 3 novembre. Un pomeriggio
affollato all’anfiteatro del Collegio Universitario
“La Vela” che ha ospitato l’annuale convegno del
settimanale “Il Nuovo Amico” sul tema “Giustizia
sociale e legalità”. Ospite d’onore della manifestazione
don Luigi Ciotti, al quale è stato assegnato il “Premio
giornalistico Valerio Volpini”, riconoscimento
giunto alla settima edizione. L’appuntamento è stato
inaugurato dai saluti di Vilberto Stocchi, pro-Rettore
dell’Università di Urbino, Luca Bartolucci, presidente
del Consiglio provinciale di Pesaro e Urbino, Maria
Clara Muci, assessore alle Politiche Sociali del comune
di Urbino, Gianni Rossetti, presidente dell’Ordine dei
giornalisti delle Marche. A seguire le relazioni di mons.
Giovanni Tani, Arcivescovo di Urbino, Francesco
Zanotti, Presidente della Federazione Italiana
Settimanali Cattolici e don Raffaele Mazzoli direttore
del Nuovo Amico.
La figura di Don Ciotti quale modello di un sacerdozio
al servizio degli ultimi è stata sottolineata da mons.
Tani, il quale citando Sant’Agostino ha delineato una
via per agire concretamente in favore della giustizia e
della legalità: la strada del rispetto di quel diritto senza
il quale lo stato sarebbe equiparabile a una “banda
di briganti”. Zanotti, riprendendo i concetti espressi
dal presidente Rossetti, ha ribadito le difficoltà della
stampa periodica cattolica. Un modello di giornalismo
che non si merita l’appellativo di “minore” perché, ha
detto, «con grande responsabilità e rigore si occupa
di dare voce a tutte le realtà locali del Paese e si pone
in contrapposizione a quel “circo mediatico” fatto di
polemica sterile e di mancanza di profondità».
Don Mazzoli ha infine evidenziato i compiti
fondamentali di un giornale cattolico e che si pone
come voce di una diocesi: partire dai fatti per
renderli poi delle notizie fino a diventare degli eventi
significativi perché spiegati e contestualizzati a dovere.
Un altro punto importante toccato dal direttore
del Nuovo Amico riguarda l’importanza di parlare
di politica in contesti locali, poiché la chiesa ha un
compito pedagogico da svolgere nella formazione degli
uomini e dei cittadini.
Riflessioni che hanno aperto la strada a quasi un’ora
e mezzo di testimonianza in cui Don Ciotti ha
portato la sua esperienza. Dal racconto della nascita
dell’associazione “Libera”, passando per una serie di
considerazioni sulle odierne povertà, sul bisogno di
ridare dignità a termini ormai abusati quali libertà,
democrazia, legalità ed etica, fino alle toccanti storie di
uomini che hanno incarnato l’ideale cristiano nella loro
lotta alla mafia.
La scaletta del Convegno è proseguita con gli interventi
del sindaco di Isola del Piano, Giuseppe Paolini e
di Michele Altomeni, referente della “Fattoria della
legalità”, struttura sequestrata alla mafia e riconvertita
a favore della comunità locale. Non è mancato
infine un riferimento ai giovani: Don Luigi Ciotti, a
conclusione dell’evento, ha consegnato una pergamena
di riconoscimento ad alcuni studenti del Liceo Classico
“Mamiani” per il loro reportage sulla ricostruzione della
città di L’Aquila e al prof. Ario Federici della Facoltà
dell’ateneo feltresco, per la pubblicazione sull’atività
motoria nelle carceri italiane.
Francesco Gennari
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