Solenne celebrazione in Cattedrale del Corpo e Sangue di Cristo, presieduta dall’ Arcivescovo con i sacerdoti della città, alla quale hanno partecipato tanti fedeli, quindi è seguita la processione che, percorredo le vie Puccinotti, Vittorio Veneto, piazza della Repubblica e Mazzini, è giunta alla chiesa di San Francesco di Paola. Tanti confratelli della Venerabile Compagnia del “Corpus Domini” hanno aperto la processione cui hanno partecipato molti fedeli. In piazza della Repubblica, cuore pulsante della città, vi è stato un momento di sosta, per permettere a mons. Salvucci di benedire tutti: cittadini, amministratori, studenti e turisti. Il percorso è stato animato dall’Orchestra degli strumenti a fiato della Cappella del SS. Sacramento. «Il Corpus Domini», ha detto l’Arcivescovo, «rappresente l’alleanza di Gesù con noi. Il sacrificio eucaristico attualizza e rende presente qui ed ora il dono supremo che Gesù compie sulla croce. Non è un semplice ricordo del passato, ma un dono riproposto qui ed ora. Dicendo che è con noi tutti i giorni, ci ricorda che viviamo in comunine con Lui e conseguentemente ci invia nelle strade del mondo. La processione non è la saltuaria, sia pure solenne, uscita nelle strade della nostra vita, ma la comunione con Gesù trasforma la nostra vita in Lui, per diventare principio di vita nei luoghi in cui siamo inviati, per diventare lievito di fratellanza e di pace». E ancora: «Gesù vuole uscire sempre e attraverso le nostre gambe, i nostri pensieri e progetti, un po’ alla volta intende far crescere il creato attraverso di noi». Al termine dell’Omelia ha ricordato una frase di un autore anonimo del primo secolo, che è stata un monito per tutti i presenti: «Se condividiamo il pane celeste, come non condividere anche quello terreno?». La solennità del “Corpus Domini” è un’antica festa, istituita nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia. L’introduzione nel calendario cristiano si deve a suor Giuliana de Cornillon, monaca agostiniana vissuta nella prima metà del XIII secolo. Papa Urbano IV, dopo aver riconosciuto il miracolo di Bolsena del 1263, promulgò la Bolla “Transiturus de hoc mundo”, l’11 agosto 1264, con cui estese alla Chiesa universale la solennità di questa festività. Se nella solennità del Giovedì Santo, la Chiesa ricorda l’istituzione dell’Eucaristia, nel giorno del “Corpus Domini”, l’attenzione si sposta sulla relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa.