Anche quest’anno la ricorrenza di Sancta Maria de Cruce, patrona della parrocchia di Mazzaferro, ha fatto da polo attrattivo per tutti i fedeli che da tempo immemorabile si danno appuntamento nella piccola chiesa che da oltre mezzo millennio si affaccia timidamente sul colle che si apre all’orizzonte verso i Sassi di San Simone, il monte Carpegna, San Marino. Una bella serata è stata quella di sabato che è stata allietata dal Coro che porta lo stesso nome della patrona, Sancta Maria de Cruce, che ha presentato un concerto, sotto la direzione di Odette Travaglini che segue la corale fin dalla sua istituzione, una ventina di anni fa, con perizia e passione. L’esibizione è stata molto apprezzata. Il programma prevedeva una serie di canti del Quattro-Cinquecento , con pezzi di Giosquino d’Asca (1450-1521) e Giovanni Gastoldi (1556-1622) autori di canti freschi e frizzanti, di canzoni della Grande Guerra (Era una notte che pioveva) e dell’epoca moderna, con brani di montagna (la Montanara, Montagne Addio e il commovente Signore delle Cime) e altri pezzi altrettanto noti (Arlecchinata di Charlie Chaplin, Hail Holy Queen ovvero Salve Santa Regina, Cum Populorum Unio). Domenica, la messa delle 11,15 è stata celebrata nel salone da don Adeodato Theto-Ngoma e da mons. Agostino Venturi, parroco emerito. Messa solenne alle 18 nell’antica Chiesa Madre presieduta dal parroco don Daniele Brivio, che ha tenuto una intensa omelia impostata sulla ricorrenza della Trinità, con canti accompagnati al piano da Elisa Palazzi. Poi c’è stato nel salone il momento festivo con la pesca e la degustazione di piatti tradizionali. Il patron chef Aldo Pasotto ha preparato i maccheroncini pasticciati molto apprezzati, offerti, come i dolci, dalla Parrocchia, ma c’erano anche altre specialità, dalla crescia sfogliata alla porchetta, ai salumi. La serata è trascorsa piacevolmente.