L’immagine della Vergine che raccoglie uomini, donne e bambini col suo ampio manto per assicurare protezione e salvezza giungerà nella chiesa di Santa Barbara sabato 27 aprile. La Santa Messa sarà celebrata alle 18,30 dall’arcivescovo mons. Sandro Salvucci.
Sabato 27 aprile la “Madonna del Giro” sarà a Fontecorniale, una parrocchia in Comune di Montefelcino. L’immagine della Vergine giungerà da Casarotonda alle 15,30 e farà sosta a Capovilla, località in cui si trova il monumentale Palazzo settecentesco Crescentini Curino con chiesa annessa; da qui sarà portata in processione per Fontecorniale condotta da padre Marzio Caletti. Alle 18,30 nella chiesa di Santa Barbara mons. Sandro Salvucci (arcivescovo metropolita di Pesaro e Arcivescovo di Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado) presiederà la celebrazione eucaristica, con canti del coro parrocchiale di Monteguiduccio. Seguirà un momento di “Festa insieme” con la banda musicale di Montefelcino: alle 21,30 ci sarà uno spettacolo pirotecnico. Domenica 29 alle 11 verrà celebrata la Santa Messa e alle 17 ci sarà il rosario, che verrà recitato tutte le sere alle 20,30 fino a sabato 4 maggio.
Tradizione plurisecolare. Nell’urbinate c’è da secoli un’espressiva forma di venerazione alla Vergine Santa sotto il titolo di “Madonna del Giro”. Questo lungo peregrinare di Maria per incontrarsi con i suoi figli , scandendone la vita con le sue visite, è qualcosa di toccante e la popolazione tutta dei vari luoghi dove la sua immagine giunge e sosta per un anno, si sente coinvolta e partecipa con entusiasmo ancor oggi all’evento. Quando ebbe origine questa forma di devozione? Il canonico e storico don Franco Negroni ha dedicato a questa antica devozione mariana un volumetto dal titolo “La Madonna del Giro”. <A parte l’inspiegabile affermazione dello storico Andrea Lazzari che la fa risalire alla venuta in Urbino, nel 1741, del gesuita p. Giovanni B. Scaramelli, missionario apostolico, c’è chi la vorrebbe introdotta dal duca Federico (1444-1482) mutuata da altri luoghi, in contrasto però con un documento del 1428 che rivela l’esistenza della Madonna del Giro nella pievania di Silvano in comune di Fermignano. Addirittura da quella data si parte per dare origine a tale devozione, che dalla pievania si sarebbe estesa a tutta la diocesi: ma non è andata proprio così>. Alla domanda:< l’immagine della Vergine pellegrinante quando compare?>, don Negroni scrive: <Come le confraternite laicali avevano il loro quadro o stendardo rappresentante la Madonna detta della Misericordia, così anche il “Convento dei sacerdoti” ebbe la sua immagine di cui abbiamo sicura memoria già nel primo decennio del 1400: immagine che ci presenta Maria SS. che raccoglie uomini e donne sotto il suo manto per assicurare protezione e salvezza. In quelle del “convento” con i laici compaiono anche i sacerdoti>.
Partecipazione corale. Dopo tanti secoli, la tradizione è tuttora viva. Raniero Bartolucci di Schieti in un volumetto dal titolo “La Madonna del Giro nella Valle del Foglia” scrive:<Se ci chiedessimo il perché tanti fedeli la seguono e la pregano, il perché di tanta devozione che non solo persiste da tanti secoli, ma anzi aumenta di anni in anno, difficilmente troveremmo una risposta completa. Forse perché la gente in questa festa si sente protagonista , la sente tutta sua, la prepara da tempo, non solo col pensiero, ma preparando fiori, festoni: costruisce archi trionfali, contribuisce alle spese necessarie. Perché è la festa di tutti, a qualunque ceto si appartenga. Ognuno sente Maria come sua madre, perché è la madre di tutti, e tutti, in solido, contribuiscono e gestiscono la festa tramite il “comitato parrocchiale”.