L’inizio della Novena dell’Immacolata è vicina, così la solennità dell’Immacolata. In questi giorni c’è dato godere della spiritualità e della grandezza di questa donna – non ce ne sono uguali in tutto l’immensità del creato. Si tratta di un momento in cui viene proposta, alla nostra riflessione, la grandezza della Madre di Cristo. Sono convinto che la maggior parte dei fedeli ami profondamente la Madre del Cristo.
8 dicembre. La Vergine Maria, l’Immacolata, la piena di grazia, la benedetta tra le donne, in vista della nascita e della morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione – per singolare privilegio di Dio – preservata da ogni macchia di peccato. Perché l’8 dicembre? Per fare memoria del giorno in cui nel 1854 Papa Pio IX (1846-1878) proclamò solennemente il dogma, adottando le tesi teologiche del francescano Duns Scoto. Maria è la tutta santa, la tutta pura, la sposa dello Spirito Santo e da lui plasmata, resa nuova creatura.
La motivazione per cui la Vergine Maria è stata concepita senza peccato è data dal fatto che avrebbe dovuto accogliere nel suo grembo il Verbo di Dio, fatto uomo: come, difatti, ha accolto Dio e lo ha rivestito della sua carne. In Lei, sposa dello Spirito Santo, abita Dio: è la Theotokos (Θεοτόκος).
Francescanesimo. La presenza del francescanesimo in questa dimensione mariana è stata particolare ed unica: si va da San Francesco, che definisce Maria «Tabernacolo di Dio e Suo vestimento», si procede con il Beato Duns Scoto, cantore del Verbo incarnato e difensore dell’Immacolata Concezione, sostenuto sin ai nostri giorni dalla scuola francescana, si conclude con S. Massimiliano Kolbe, diffusore appassionato della devozione verso l’Immacolata. Era solito ripetere: «Tutto per l’Immacolata e con l’Immacolata». Morì assassinato nel campo di concentramento di Auschwitz (Polonia), pronunciando le ultime parole: «Ave Maria».
L’Immacolata rappresenta il trionfo della grazia sul male ed è segno luminoso di speranza per sostenere i passi incerti del nostro cammino. Contemplandola, vediamo in Lei un costante punto di riferimento per poter essere “santi e immacolati al cospetto” di Dio (Ef 1,6).
Novena. Nell’avvicinarsi della Novena non posso fare a meno di ricordare il tempo trascorso, da ragazzo, cresciuto a pochi passi dalla chiesa di santa Maria Nuova, soprattutto nei difficilissimi anni del dopoguerra (1945-1947) quando alle celebrazioni mariane in preparazione alla festa dell’Immacolata la chiesa era sempre strapiena di fedeli. Tempi passati, ma… questo periodo di tempo pandemia e guerra non sono da meno.
Predicherà la novena P. Renato Martino o.f.m., Rettore del Santuario Beato Sante di Mombaroccio.