La celebrazione della 59a “Giornata delle comunicazioni sociali” offre l’opportunità di mettere in chiaro, se pur ce ne fosse bisogno, di quali mezzi la nostra Chiesa di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado può servirsi per annunciare il Vangelo
La giornata delle “Comunicazioni sociali”, potrebbe essere immaginata come un’ellisse, con due fuochi: il primo dato dal giorno dell’annuncio del tema e l’altro dal giorno della sua celebrazione. Normalmente, infatti, il Santo Padre pubblica il messaggio il 24 gennaio, memoria di San Francesco di Sales (1567-1622), vescovo francese patrono dei giornalisti. La celebrazione della Giornata, invece, è fissata alla domenica dell’Ascensione.
Felice concomitanza. Quest’anno per la nostra arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado coincide con la solennità di san Crescentino. Due circostanze che per nulla costituiscono un accavallamento generatore di confusioni ed equivoci. Da un lato, il Signore ascendendo al cielo invia i discepoli nel mondo dicendo: «e di me sarete testimoni […] fino ai confini della terra» (At 1,8). Dall’altro, celebrare il Santo significa sottolineare l’attualità possibile – e per certi versi il dovere morale – della santità: «Siate santi perché io, il Signore vostro Dio, sono santo» (Lv 19,2).
La Tradizione. Indubbiamente fin dall’età apostolica almeno tre sono i capisaldi della buona comunicazione del Vangelo. Innanzitutto, l’annuncio nella predicazione e nella catechesi, che ricade nella testimonianza familiare e nel raggiungimento dei più “distanti” attraverso gli scritti: agli “albori della Chiesa nascente”, sicuramente i Vangeli le lettere apostoliche; oggi “la buona stampa” che nella nostra realtà locale non può certo dimenticare le pagine de Il Nuovo Amico.
Tempi nuovi, strumenti nuovi. L’Arcidiocesi di Urbino ha consolidato in questi anni una presenza digitale articolata e coerente con la propria missione evangelizzatrice. I media digitali, infatti, permettono di raggiungere capillarmente fedeli e non credenti, superando barriere geografiche, culturali o sociali, favoriscono la partecipazione e la corresponsabilità, creando un senso di appartenenza alla Chiesa locale.
Nel concreto. La comunicazione rapida e diretta del gruppo diocesano WhatsApp si rivela utile per una comunicazione tempestiva con presbiteri, operatori pastorali, catechisti e membri dei consigli parrocchiali e permette la condivisione di avvisi, richiami e materiali formativi o liturgici in tempo reale, così da consolidare una rete ecclesiale viva, dove si coordina meglio la vita pastorale.
Il canale YouTube diocesano (Pillole di spiritualità) è uno strumento efficace per:
trasmettere celebrazioni, incontri e conferenze, raggiungendo anche coloro che non possono partecipare in presenza. Propone contenuti formativi e consente di conservare una memoria audiovisiva della vita diocesana, valorizzando così il patrimonio spirituale e culturale.
Il sito ufficiale dell’Arcidiocesi svolge una funzione istituzionale e pastorale, offrendo informazioni aggiornate su calendario, documenti ufficiali, contatti, realtà ecclesiali. Le pagine Facebook diocesane e i gruppi generalisti svolgono un ruolo complementare: le pagine ufficiali comunicano in modo chiaro e autorevole notizie, eventi e riflessioni, mentre i gruppi Facebook favoriscono l’interazione, il confronto e la partecipazione tra fedeli di diverse parrocchie o aree pastorali. Infine, la newsletter periodica permette di mantenere un filo diretto con gli iscritti, offrendo riflessioni, notizie, avvisi e materiali pastorali, arrivando direttamente nella quotidianità delle famiglie.