La festa e le pratiche devozionali in onore di Maria, nella nostra Arcidiocesi sono molto partecipate. La salvezza attuata da Gesù con la cooperazione di Maria l’ha resa a noi vicina come guida, madre ed aiuto nel nostro cammino terreno
Siamo entrati nel mese di maggio e in tutte le parrocchie fervono i preparativi per onorare al meglio la Vergine Maria, con la recita del rosario, con atti di riparazione, con la partecipazione a processioni e ad altre pratiche devozionali, come quelle della “Madonna del Giro”. La parrocchia del Sacro Cuore di Ca’ Staccolo, per tutti i giorni del mese di maggio, ha predisposto che ogni famiglia può portare nella propria casa una statuetta della Vergine, per la recita del rosario in famiglia e riportala il giorno successivo. Già tutti i giorni del mese sono prenotati. Nello stesso mese, la parrocchia di San Bernardino ha in programma la recita del rosario meditato, alle 21, dal lunedì al venerdì. A Mazzaferro tutti i mercoledì alle ore 18, rosario meditato, così pure per tutto l’anno, ogni sabato e domenica, prima della Messa. Si invitano quindi i fedeli ad arrivare 20 minuti prima dell’inizio della celebrazione eucaristica.
Madonna del Giro a Ca’ Gallo. La comunità parrocchiale di Ca’ Gallo è in attesa dell’arrivo dell’icona della Vergine, previsto per il 10 maggio, proveniente da Montecalvo in Foglia. Già da tempo la macchina organizzativa è al lavoro per questo gioioso evento: piccoli e grandi, donne e uomini, religiosi e laici, praticanti e non, si stanno impegnando per la preparazione degli addobbi e delle composizioni floreali multicolori, in modo da rendere più accogliente l’arrivo della Madre di Dio e nostra. Accanto al programma organizzativo, è previsto anche un cammino spirituale, guidato dal parroco don Andreas Fassa. E’ previsto ritrovarsi per la recita del Rosario e per meditare sul ruolo di Maria, a partire dal suo “sì” al piano di Dio. Il parroco ha più volte ribadito, che «serve a poco la festa esteriore se non è accompagnata da un incontro con Gesù, da un vero cambiamento di vita. Alla Vergine non interessa lo sfarzo e lo spreco, bensì essere più uniti nel nome di Gesù, insieme a gesti di carità, con chi si trova nel bisogno».
Tradizione. Non solo nell’urbinate, ma in tutta l’Arcidiocesi, da molto tempo c’è una forma di venerazione nei confronti della “Madonna del Giro”. «Maria», ha documentato nei suoi scritti, don Franco Negroni, «ha legato attorno a sé, come già gli apostoli e i discepoli nel cenacolo, sacerdoti e fedeli per un solidale cammino di fede e di grazia; si tratta di un lungo peregrinare di Maria per incontrarsi con i suoi figli, scandendone sovente la vita con le sue visite. Incontrarsi con lei e lasciarsi coprire dal suo manto, offre valido motivo di gioia e diventa pegno sicuro di salvezza». Fino a qualche tempo fa l’immagine della Vergine veniva portata di anno in anno, nelle parrocchie delle nove Congregazioni dell’Arcidiocesi, accolta con grande festa. Oggi con lo spopolamento delle zone rurali, diverse parrocchie, per mancanza di fedeli, sono state chiuse o unite ad altre vicine. Pertanto il percorso della” Madonna del Giro” di varie Congregazioni, si è accorciato e, conseguentemente l’immagine della Vergine rimane per più anni nella stessa parrocchia E’ un antico rito quello della Madonna del Giro, ricco di fede e di pietà popolare, nato nel 1428 a Silvano, un borgo dell’urbinate, vicino a Fermignano. Questo peregrinare della Vergine, di parrocchia in parrocchia, si può davvero definire un “santuario” itinerante”.