Con l’inizio della Quaresima, anche quest’anno iniziano nelle nostre comunità le benedizioni pasquali: l’annuale incontro del sacerdote – o suo delegato – con le famiglie, via per via, condominio per condominio e, in campagna, anche stalla per stalla. Un momento importante di incontro per donare e ricevere la benedizione del Signore attraverso l’aspersione con l’acqua benedetta, ricordo del nostro battesimo.
Ma il parroco non entra nelle case dei suoi parrocchiani a nome proprio, lo fa a nome della Chiesa portando in prospettiva la più bella notizia di sempre, quella della risurrezione del Signore. Proprio questo ascolteremo la mattina di Pasqua (il prossimo 20 aprile) dalle parole che l’Angelo rivolge alle donne che vanno alla tomba per onorare il corpo morto di Gesù: “È risorto, non è qui: tornate in Galilea, lì lo vedrete”. E la nostra fede in Gesù Cristo, a partire proprio dalla fede di Lui, dalla sua fiducia incondizionata nel Padre («Però non come voglio io, ma come vuoi tu!», dirà alla vigilia della sua passione), ci dà la forza di conferire senso pieno alla nostra vita, mentre viviamo la quotidianità nella nostra Galilea, lì dove si dipanano i nostri giorni, nei quali si alternano (e a volte si intrecciano) “gioie, dolori, fatiche e speranze”; di più, ci dà una speranza nuova, capace di guardare con positività anche nelle situazioni più buie della nostra vita, quando tutto sembra farci cadere nello scoramento e nella delusione.
Ma questa quaresima 2025, inserita nel grande evento del giubileo della Speranza ed iniziata proprio questa settimana con l’austero rito della benedizione ed imposizione delle ceneri (mercoledì scorso 5 marzo), ci riserva almeno altre due occasioni di comunione ecclesiale. Innanzitutto l’esperienza dei centri d’ascolto nelle nostre parrocchie (medesimo schema per le Chiese sorelle di Urbino e di Pesaro), sostenuti dal commento alla Parola di Dio della domenica proposto dalle sorelle Clarisse di Urbania. Il secondo momento, anch’esso squisitamente ecclesiale e non solo ecclesiastico, lo vivremo il prossimo mercoledì santo (16 aprile) alle 18 nella nostra Cattedrale: clero e fedeli delle Diocesi di Pesaro ed Urbino assieme per vivere un’unica messa crismale, attorno all’unico altare, avendo come anello di congiunzione il nostro pastore, l’arcivescovo Sandro. I presbiteri rinnoveranno le promesse dell’ordinazione sacerdotale e tutti i fedeli potranno gustare la gioia di vedere rinnovata la vita sacramentale delle nostre comunità mediante la benedizione degli oli santi.