I lavori per il camminamento, la ricostruzione di un muro franato, l’acquisto di una palazzina, tutte opere poste in essere dal Comune, possono diventare la premessa per ridare nuova vita al quartiere
Sono ormai agli sgoccioli i lavori, promossi dall’amministrazione comunale, per la realizzazione del camminamento che, dall’incrocio della Nazionale 73 bis con la strada di Mazzaferro, giunge fin nei pressi del Bivio dei Cappuccini.
Opera doverosa. Si è trattato di un intervento di notevole rilevanza e non effimero per quanto riguarda l’impegno finanziario, con un non secondario impatto per quanto riguarda l’aspetto di tutta la zona. Il camminamento è esteticamente accettabile ed è il risultato di un lavoro piuttosto curato : è tutto mattonato, è dotato di doppie balaustre per la sicurezza dei pedoni sia sul lato della strada che su quello della scarpata, è protetto da un muro lungo il confine di Cal Paciotto. A questo si è aggiunto un altro muro di proporzioni più grandi sotto la collina di Cal Giusto, dove tempo fa si era verificata un grossa frana. L’opera di completamento è in via di ultimazione e presto ci dovrebbe essere l’inaugurazione. I lavori sono durati a lungo ed il traffico è stato regolamentato dai semafori giorno e notte, ma si può dire che ne è valsa la pena. Per chi vuol raggiungere il centro storico a piedi e per chi ama fare passeggiate in sicurezza sullo sfondo di un bel panorama, è un percorso ideale, oltre che salutare.
Luogo d’incontro. I lavori a Mazzaferro non finiranno qui. Il Comune ha acquistato da tempo una casa adiacente alla piazzetta “Martiri di Lidice”del quartiere di cui si stanno studiando le varie possibilità di utilizzo. Il sindaco Maurizio Gambini ha ricevuto nei giorni scorsi alcuni residenti che gli hanno chiesto informazioni in proposito, esprimendo anche il loro punto di vista. Le ipotesi sono diverse: si potrebbe fare della casa un luogo di incontro dei residenti; secondo molti, l’edificio, in apparenza piuttosto fatiscente, dovrebbe essere abbattuto, onde permettere, grazie anche al verde che c’è intorno, di allargare la piazza, di migliorare la circolazione veicolare e rendere più agevole il superamento dell’incrocio con il tunnel e con il complesso residenziale a monte. Non si tratta di fare tabula rasa, realizzando a latere una struttura per il quartiere, con servizi. Il sindaco ha detto verrà dato l’incarico ad un tecnico di verificare la varie opzioni e di progettare l’intervento. Ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di togliere al quartiere il ruolo di semplice dormitorio, o poco più, in cui è venuto a trovarsi col tempo, dopo che sono venute meno attività di vario genere (commerciali, artigianali, di servizio). Questo potrebbe essere il momento buono: il sindaco ha dimostrato disponibilità e senso pratico, quindi c’è da sperare di poter cogliere l’occasione per fare passi avanti. Si può contare anche sulla parrocchia, che sta portando avanti, grazie anche al salone polivalente, un intenso lavoro di carattere religioso e iniziative di vario genere tanto da potersi considerare un centro culturale e artistico.