Urbino ha reso omaggio al suo illustre figlio, importantissimo esponente della pittura italiana ed internazionale del ‘500, allestendo nel Palazzo di Federico un’esposizione con circa 80 opere e disegni dell’artista
Si è chiusa ormai due settimane fa la prima grande mostra che la Galleria Nazionale ha dedicato al pittore che più ha amato Urbino, ovvero Federico Barocci. Dallo scorso 18 giugno sono stati davvero tanti i visitatori venuti a vederla, più di ottantamila, ha fatto sapere la direzione del Palazzo Ducale. La ‘mostra dell’anno’, come l’ha definita il direttore generale dei musei italiani Massimo Osanna, ha attirato turisti e anche tanti cittadini, interessati a scoprire finalmente in una rassegna monografica un pittore per troppo tempo relegato tra i ‘minori’ senza nessun valido motivo. Barocci piace pressoché a tutti, per le tenere guance, per i vividi colori, per gli animali che inserisce ovunque, per gli scorci di Urbino, per i paesaggi, per le composizioni.
Allestimento. Ma chiusa una mostra, si apre qualcos’altro. Non un’altra mostra – previste nel nuovo anno – ma il nuovo allestimento di alcune sale. Nel museo marchigiano fervono i preparativi per i prossimi impegni e il direttore Luigi Gallo ha svelato qualche anticipazione: “Sarà un autunno caldo, perché possiamo già annunciare l’apertura ormai prossima dell’Appartamento degli ospiti, dove si sono ultimati gli interventi di rifunzionalizzazione e rinnovo dei locali, che stanno riguardando, a tralci, l’intero Piano Nobile di Palazzo Ducale e sono eseguiti grazie ai fondi del PNRR. In primavera si era aperto l’appartamento della Jole, ora toccherà al secondo blocco di stanze”.
Inaugurazione. La data fissata per la riapertura è quella del 31 ottobre. In queste sale, situate attorno al cortile, non lontano dalla sala degli Angeli, verrà collocata tra gli altri quadri la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, insieme a capolavori di nomi come Alvise Vivarini e Giovanni Bellini. Oltre all’adeguamento degli impianti elettrico, antincendio, di sicurezza e luminoso, tutte le sale sono state riqualificate nei pavimenti, nelle decorazioni (stucchi e pietre) e soprattutto sarà rinnovato tutto l’allestimento delle opere, dalle didascalie ai supporti in cui sono appese.
Lavori. Intanto proseguono i lavori nell’Appartamento del Duca, dove il 4 novembre prossimo chiuderà il famoso Studiolo per riaprire a metà aprile 2025. Prosegue il direttore: “Sono interventi che sottolineano la nostra volontà di offrire un Palazzo Ducale sempre più accessibile, in grado di rispondere alle moderne esigenze della museografia e di emozionare il visitatore che arriva a Urbino. Quindi una grande mostra che ha appena chiuso i battenti e un’ampia area del Piano Nobile che tra 15 giorni riapre, rappresentano insieme la testimonianza tangibile del lavoro che si sta facendo. Durante questo periodo di attesa per il nuovo taglio del nastro, conserverò gelosamente i ricordi dell’esposizione dedicata a Barocci, con la quale mi auguro di aver raccontato al meglio, anche grazie alla collaborazione di alcuni dei più grandi musei mondiali, l’arte e l’ispirazione di questo straordinario artista, le cui emozioni hanno rivoluzionato la pittura moderna; al contempo spero di aver reso omaggio alla sua città natale, la nostra Urbino”.