In un clima di fermento organario che negli ultimi anni sta virtuosamente animando la nostra arcidiocesi, grazie al quale fioriscono concerti d’organo, eventi dedicati, restauri e nuove installazioni di strumenti, anche la parrocchia di Cristo Re in Trasanni di Urbino non ha voluto esser da meno.
In queste settimane, infatti, i parrocchiani hanno potuto osservare una squadra di organari (gli artigiani che si occupano di questi affascinanti strumenti) al lavoro attorno ad un massiccio oggetto formato da migliaia di pezzi in legno, metallo e tante altre componenti che ingombravano la chiesa. Su incarico dello zelante parroco di Trasanni don Daniele Brivio, infatti, l’organaro Enrico Barsanti di Lucca si era recato a Sciaffusa (in Svizzera, non lontano da Zurigo) con il compito di smontare un organo, trasportarlo e rimontarlo nella chiesa di Cristo Re. Si tratta di uno strumento costruito dalla ditta organaria ‘Orgelbau Genf AG’ nel 1966, con nove registri ripartiti su due tastiere e pedaliera. L’imponente cassa che contiene lo strumento è coronata da una bella facciata composta da canne in stagno e legno.
La sera di sabato 28 settembre scorso, alle 20:45, si è tenuta una breve cerimonia di benedizione dello strumento alla quale è seguito un concerto del M° Lorenzo Antinori, maestro di cappella ed organista delle cattedrali di Urbino ed Urbania. Il pubblico presente, interessato ed affascinato dal nuovo strumento, ha potuto ascoltare pagine di Bach, Mozart, Mendelssohn e Bossi: un caleidoscopio di generi e stili che hanno dimostrato le tante qualità timbriche del seppur piccolo strumento.
Ai tanti parrocchiani di Trasanni l’augurio di far tesoro e di poter presto mettere a frutto questo nuovo, prezioso dono che da oggi in poi abbellirà sontuosamente le liturgie qui celebrate, obbedendo così all’insegnamento di sant’Agostino: “Chi canta prega due volte”.