C’è festa e festa. C’è la festa che tutti conosciamo e che viene dalla nostra fede “Ognissanti” e c’è la festa di “Halloween”, importata, che tanto amano i bambini. Come vivere queste due realtà? A Saltara e Cartoceto, alcune mamme e catechiste hanno pensato di far trascorrere, in modo bello e propositivo, queste feste con un nuovo slogan: “dolcetto spaghetto”. Abbiamo chiesto ad Alice di raccontarci di che si tratta. “Dolcetto spaghetto è un’iniziativa nata a conclusione del Rosario missionario recitato con i bambini durante il mese di ottobre in cui le intenzioni di preghiera sono state alternate a brevi video di alcuni missionari che operano nei vari continenti collegati con il nostro Centro Missionario. In questi video ci hanno mostrato e spiegato quello che vivono e ci hanno presentato le richieste di preghiera per la loro missione. Abbiamo pregato per loro e per le loro intenzioni e, a conclusione di questo percorso, nel pomeriggio di martedì 31 ottobre ci siamo incontrati con i bambini per andare per le vie del paese a raccogliere beni di prima necessità a favore della Caritas. Così la festa (ma che festa non è) ha potuto assumere un altro valore, trasformandosi in una missione umanitaria. A termine di questo giro – ha concluso Alice – ci siamo riuniti con i bambini e con tutta la comunità per un breve momento di preghiera guidato da padre Desirèe missionario Burundese degli “Apostoli del Buon Pastore e Regina del Cenacolo”.
“Quello che ci preme dire – prosegue Giovanni, un papà – è che vogliamo proporre un momento alternativo rispetto a una festa commerciale che non ci appartiene; vogliamo valorizzare una festa di portata universale che è appunto quella di Ognissanti. Questa, da un certo punto di vista, è accettata da tutti perché comunque riconosce nei santi delle persone che si sono distinte per la loro bontà e per la loro dedizione alla comunità. Secondo me, va valorizzato il fatto che ci sono persone che si sono dedicate al prossimo dalle quali dovremmo prendere esempio”.