Sabato 10 dicembre, in Episcopio, il Vescovo Armando ha incontrato Oleksandr Yazlovetskiy vescovo ausiliario di Kiev in visita nella nostra città. Per l’occasione, lo abbiamo intervistato anche e soprattutto per capire qual è la situazione attuale in Ucraina e come la chiesa sta aiutando la popolazione sempre più stremata dalla guerra e dal freddo.
Qual è attualmente la situazione a Kiev?
Sono in Italia da alcuni giorni e ho iniziato a vedere la tv italiana. Devo dire che sono stato colpito perché, più o meno, stanno mostrando ciò che sta accadendo realmente in Ucraina e di questo sono veramente contento perché siete aggiornati sulla situazione nel nostro Paese. Per parlare di ciò che sta succedendo dobbiamo fare una distinzione: se prendiamo in considerazione l’Ucraina occidentale, centrale e orientale è diversa. La nostra Diocesi era invasa dai russi all’inizio della guerra ma, dopo la consacrazione dell’Ucraina alla Beata Vergine fatta da Papa Francesco e da tutti i Vescovi del mondo, nell’arco di una settimana i russi si sono ritirati dall’Ucraina centrale. Forse i non credenti non riescono a vedere la connessione fra le due cose, ma tanti nostri fedeli hanno ringraziato la Vergine per questo grande dono. Attualmente non c’è guerra nell’Ucraina centrale, ma comunque la situazione non è stabile. Inoltre, la nostra Diocesi sta ospitando anche molti profughi che vogliono rimanere nel loro Paese, nonostante tutto, per non lasciare le proprie famiglie e i propri affetti più cari.
Siete riusciti quindi a recuperare comunque una certa stabilità nella quotidianità?
Purtroppo da quando i russi hanno iniziato a bombardare tutte le città, non sei mai al sicuro da nessuna parte. Anche se loro dicono che bombardano le infrastrutture, poi i missili arrivano ovunque. Ad esempio, nella mia città un missile è caduto, in pieno giorno, in piazza ed è morto anche un bambino mio vicino di casa.
La popolazione di Kiev di che cosa ha più bisogno in questo momento?
Abbiamo grandi problemi, come quasi tutte le città ucraine, primo fra tutti quello dell’elettricità nelle case ed il freddo che è già arrivato, siamo già sotto lo zero, non fa che peggiorare la situazione soprattutto per chi ha bambini e vive con anziani. Fortunatamente il nostro governo, per aiutare la popolazione, ha allestito diversi punti di ristoro dove le persone possono scaldarsi, bere qualcosa di caldo e avere la connessione internet. Anche la chiesa sta collaborando a questo servizio. In tutto questo la cosa che mi ha colpito e commosso di più è stata, mentre camminavo per strada e si stava facendo buio, vedere tanti bambini svolgere i loro compiti di scuola vicino alla finestra per riuscire a sfruttare la poca luce che rimaneva della giornata.